Catania, San Cristoforo come Caivano: tutti i progetti del Comune per la riqualificazione

Progetti sociali, scuole, piazze, strade e perfino la stazione centrale. Sono i quindici interventi previsti dal Comune di Catania nel quartiere San Cristoforo con i 15,8 milioni di euro del piano Caivano. La parte esecutiva di un decreto legge che promette di puntare alla riqualificazione sociale e ambientale dei territori di sette città italiane ad alta vulnerabilità. Tra questi c’è pure lo storico quartiere di San Cristoforo a Catania. «Abbiamo messo al centro le nuove generazioni di San Cristoforo», dichiara il sindaco Enrico Trantino chiarendo anche che «questi interventi non sono esaustivi». Nel documento di venti pagine che l’ente etneo ha inviato alla presidenza del Consiglio dei ministri, ci sono le schede dettagliate per ogni intervento. Iniziative che dal Comune vengono presentate come «un passo concreto per un San Cristoforo più vivibile, sicuro e inclusivo». Al punto che vi includono anche la stazione centrale di Catania.

1. Realizzazione della nuova sede per l’istituto comprensivo Dusmet Doria, plesso di via Playa. Un progetto a cui sono destinati 9,5 milioni di euro e che da cronoprogramma dovrebbe vedere la luce tra giugno del 2025 e dicembre del 2028 prevede interventi di risanamento della struttura, demolizione e ricostruzione di alcune parti. Ma anche la realizzazione di nuovo istituto comprensivo (con palestra), di un nuovo asilo nido (0-3 anni) e di spazi di verde pubblico – con attrezzature per lo sport e le attività musicali e concertistiche – fruibili anche in orario extra-curriculare.

2. Riqualificazione della struttura viaria con un percorso turistico pedonale attrezzato in via S. Angelo Custode e via Playa. Valore 2 milioni di euro, tempi di realizzazione un anno (da giugno 2025 a giugno 2026). Il progetto prevede un percorso turistico pedonale che va dal Castello Ursino al mare. «Rappresenta un’opera strategica di trasformazione urbana che – come si legge nel documento – ridisegna profondamente il tessuto cittadino e assume un ruolo cruciale nella riqualificazione complessiva del quartiere».

3. Progetto di realizzazione di una palestra annessa all’istituto Madonna della provvidenza. L’attività proposta prevede la demolizione dei ruderi esistenti e la costruzione di una palestra utile scuole dell’area ma utilizzabile anche per attività sportive oltre l’orario scolastico. Due milioni di euro e due anni di tempo: da giugno 2025 a giugno 2027.

4. Realizzazione di centro comunale di raccolta rifiuti differenziati. Un progetto da realizzare in due anni (giugno 2025-giugno 2027) a cui si prevede di assegnare 700mila euro. Nel piano Caivano, la piattaforma ecologica comunale, che sarà in un’area custodita e recintata, «assolverà a un triplice compito – si legge nel documento del Comune – sarà luogo di informazione e di educazione ambientale; consentirà di intercettare categorie merceologiche di rifiuti; migliorerà il servizio con un incremento della percentuale di raccolta differenziata».

5. Manutenzione straordinaria dell’istituto comprensivo Rita Atria, plesso Gramignani. Stando alla carta, l’intervento prevede la riqualificazione e l’ammodernamento degli impianti e delle aree esterne e la realizzazione di pavimentazioni sportive con attrezzature. Nel progetto rientra anche la riqualificazione di via Greco e dell’area ludico-sportiva. Lavori dal valore di 600mila euro che dovrebbero iniziare a dicembre 2025 e concludersi entro due anni.

6. Riqualificazione dell’immobile comunale dell’ex mercato coperto di via Belfiore, Zuccarelli, Juvara. Un milione di euro per opere di manutenzione straordinaria che dovrebbero partire già a giugno per essere finite a dicembre del 2027. «Il progetto – come descritto nel documento – prevede di riconvertire l’immobile in polo multifunzionale con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sociale ed economico del quartiere». L’idea sembra essere quella di trasformare l’ex mercato coperto in una struttura per una scuola per le arti e mestieri – con tre laboratori attrezzati e cinque aule – e in un asilo nido con un cortile interno all’aperto.

7. Realizzazione di un centro urbano per il Servizio sociale territoriale. Un progetto – dal valore di 2,3 milioni di euro e da realizzare in due anni a partire da giugno – che prevede la riconversione dell’attuale plesso Dusmet-Doria in una struttura per assistenza sanitaria territoriale, centro di ascolto socioeducativo, accoglienza familiare. «Rappresenterà – scrivono dal Comune – un hub di servizi integrati dedicati all’intero nucleo familiare».

8. Riqualificazione di piazza don Puglisi su via Barcellona. Si tratta di un progetto di messa in sicurezza degli spazi pubblici in stato di abbandono: l’idea è di piantumare degli alberi e creare delle aree giochi ludico-sportive. Un anno di tempo per realizzarlo (da giugno 2025 a giugno 2026) e 360mila euro.

9. Riqualificazione della piazzetta comunale con accesso da via Santa Maria della Salette e da via De Lorenzo. Anche in questo caso alberi, piante e un’area giochi negli spazi abbandonati da realizzare con 300mila euro in un anno, a partire da giugno 2025.

10. Servizio educativa di strada, animazione territoriale e progetti Get Up. Con 300mila euro (da giugno 2025 a ottobre 2027). L’intervento punta a promuovere «il legame tra scuola e territorio» avendo come obiettivo soprattutto i minori a rischio di devianza. Per farlo, il Comune ha in mente di coinvolgere associazioni e parrocchie per riqualificare delle strutture attrezzate – anche mobili – per farle diventare punti di riferimento. Lì «équipe di operatori qualificati interagiscono con i ragazzi in modo empatico al fine del riscatto dalle devianze e dalle dipendenze». Ma non solo: «un elemento chiave del progetto è il coinvolgimento dei peer educator, giovani provenienti da tutti i quartieri cittadini, che si occupano di avvicinare i coetanei».

11. Servizio di mediazione scolastica e prevenzione della dispersione. Un progetto – da 450mila euro con un cronoprogramma che va da giugno 2025 a ottobre 2027 – per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico attivato in tutte le scuole della prima Municipalità con degli sportelli. Anche in questo caso, ai professionisti (educatori, psicologi e assistenti sociali) si affianca la peer education con il coinvolgimento di studenti, docenti, famiglie e rete dei servizi istituzionali.

12. Prevenzione dell’allontanamento familiare. Un servizio di sostegno alla genitorialità dal valore di 220mila euro (cronoprogramma giugno 2025 – ottobre 2027) che «mira a migliorare la qualità delle
interazioni familiari valorizzando il ruolo educativo dei genitori», si legge nella scheda del progetto che punta anche a riqualificare gli ambienti in cui accogliere «nuclei familiari che vivono situazioni di disgregazione o fragilità relazionale, bassi livelli di istruzione, aggressività, scarsa comunicazione, svalutazione della funzione della scuola e incapacità di gestire comportamenti devianti e di rifiuto delle regole».

13. Centro di incontro intergenerazionale. «L’idea alla base dell’intervento – di legge nel piano Caivano – è creare uno spazio in cui gli anziani possano incontrarsi e condividere attività, esperienze e conoscenze, anche con le nuove generazioni». Un modo per contrastare l’isolamento degli anziani e favorire lo sviluppo di relazioni e comprensione reciproca tra diverse generazioni. Un progetto da 230mila euro da mettere in pratica nel biennio che va da giugno del 2025 a ottobre del 2027.

14. Rafforzamento del servizio sociale e del segretariato sociale. Per attuare questo progetto – dal valore di 220mila euro e con cronoprogramma giugno 2025 – ottobre 2027 – verranno utilizzati locali del
Comune
da ristrutturare, mettere in sicurezza e riqualificare. Come viene messo nero su bianco nel documento inviato alla presidenza del Consiglio dei ministri, «l’intervento mira a migliorare la qualità dell’erogazione dei servizi sociali nel quartiere San Cristoforo di Catania, anche attraverso un percorso di rafforzamento della performance del personale dell’amministrazione».

15. Riqualificazione di locali di proprietà di Rfi nella stazione centrale di Catania. Un’iniziativa – da 60mila euro in due anni (giugno 2025 – giugno 2027) trasformare fabbricati e aree estere in disuso della stazione in centri polifunzionali da destinare poi a realtà istituzionali, università, uffici decentrati dell’amministrazione comunale, enti del terzo settore impegnati in ambiti artistici, culturali, sociosanitari e sportivi o altri soggetti impegnati nel contrasto alla povertà educativa e la promozione dell’integrazione.


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