Catania-Roma, accontentiamoci Al Massimino una vittoria facile facile

Ma sì, dai, io direi che possiamo accontentarci. Che è successo, in fondo? La modesta Roma del derelitto Rudi Garcia se l’è cavata, al Massimino, prendendo dal Catania soltanto quattro gol. La difesa giallorossa, notoriamente perforabile come un pezzo di gruviera (fino ad oggi, in tutto il campionato, aveva già subito la bellezza di 19 reti), ha evitato un passivo peggiore grazie alle parate di De Sanctis, che nel finale ha negato almeno due volte il gol a Bergessio. Il nostro capitano Mariano Izco, centrocampista dalle spiccate doti di cannoniere, dovrà accontentarsi del magro bottino delle due reti segnate nel primo tempo. Capisco sì, qualcosa di più era anche lecito aspettarsela. Chi avevamo di fronte, in fondo? Una squadra che finora, in campionato, aveva raccolto la miseria di 85 punti. Che non aveva più obiettivi, se non quello trascurabile di restare matematicamente in corsa per lo scudetto e allungare a dieci il record delle proprie vittorie consecutive. Che schierava giocatori lenti come Gervinho, scarsi come Totti, privi di grinta come De Rossi. Non sono queste, certo, le partite difficili da affrontare, per una squadra come il Catania. Non sono questi gli avversari che possono metterti paura, o farti tremare le gambe.

Accontentiamoci dunque: oggi si è fatto proprio il minimo sindacale. Non è questo l’importante. L’importante è sapere che, anche quando i risultati non ci hanno sorriso come questa sera, il Catania ci ha sempre lasciato con la certezza di avere fatto tutto il possibile, di avere lottato fino in fondo, di essersi arreso solo quando aveva di fronte avversari irresistibili. Cosa possiamo rimproverare, a una squadra che è arrivata perfino a raccogliere un punto su sei negli scontri diretti con il Livorno (che oggi in classifica ci segue staccato di un punto, e la cui difesa è stata perforata solo settantaquattro volte?). Chi avrebbe potuto pretendere qualcosa di più, per dire, dallo scontro diretto di qualche settimana fa sul campo della corazzata Sassuolo, contro cui i rossazzurri sono perfino andati in vantaggio, per poi arrendersi a un inevitabile 1 a 3? E davvero potevamo pretendere un comportamento diverso domenica scorsa sul campo del Verona, dove abbiamo dignitosamente contenuto il passivo a soli quattro gol? Qualcuno può seriamente rammaricarsi – per citare solo qualche partita a caso – per non aver difeso fino alla fine il vantaggio casalingo con il Torino, per aver perso sul campo del Chievo, per essere usciti senza punti dal campo di squadre imbattibili come CagliariChievoGenoaUdineseSampdoria, Atalanta?

No, dai, davvero: non sono queste le partite proibitive. Proibitive, per il Catania, sono partite come quelle che ancora ci aspettano. Fin da domenica prossima, quando dovremo andare a far visita al Bologna: che in classifica ci precede di tre punti; che ha un attacco che è stato capace di segnare, in questo campionato, qualcosa come ventisette gol, appena tre meno di noi. Che annovera tra le proprie file giocatori di fama mondiale come Christodoulopoulos, o Friberg, o Krin. Roba che fa tremar le vene e i polsi.

No, non scherziamo. Ove mai la matematica, uno di questi giorni, dovesse contro ogni pronostico dirci che il Catania è retrocesso in serie B, dovremo farcene una ragione. Non potevamo davvero fare di più. È per questo che, della vittoria di oggi, possiamo soltanto sorridere e rallegrarci.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

«Che è successo, in fondo? La modesta Roma del derelitto Rudi Garcia se l’è cavata prendendo dal Catania soltanto quattro gol. Che la difesa giallorossa, notoriamente perforabile come un pezzo di gruviera ha evitato un passivo peggiore grazie alle parate di De Sanctis. Non sono queste le partite proibitive, ma quelle che ancora ci aspettano. Fin da domenica prossima, quando dovremo andare a far visita al Bologna». Per commentare il match di ieri, una vittoria insperata dopo tante brutte figure contro formazioni ben più abbordabili, al nostro blogger non resta che l'ironia. In attesa del finale

«Che è successo, in fondo? La modesta Roma del derelitto Rudi Garcia se l’è cavata prendendo dal Catania soltanto quattro gol. Che la difesa giallorossa, notoriamente perforabile come un pezzo di gruviera ha evitato un passivo peggiore grazie alle parate di De Sanctis. Non sono queste le partite proibitive, ma quelle che ancora ci aspettano. Fin da domenica prossima, quando dovremo andare a far visita al Bologna». Per commentare il match di ieri, una vittoria insperata dopo tante brutte figure contro formazioni ben più abbordabili, al nostro blogger non resta che l'ironia. In attesa del finale

«Che è successo, in fondo? La modesta Roma del derelitto Rudi Garcia se l’è cavata prendendo dal Catania soltanto quattro gol. Che la difesa giallorossa, notoriamente perforabile come un pezzo di gruviera ha evitato un passivo peggiore grazie alle parate di De Sanctis. Non sono queste le partite proibitive, ma quelle che ancora ci aspettano. Fin da domenica prossima, quando dovremo andare a far visita al Bologna». Per commentare il match di ieri, una vittoria insperata dopo tante brutte figure contro formazioni ben più abbordabili, al nostro blogger non resta che l'ironia. In attesa del finale

«Che è successo, in fondo? La modesta Roma del derelitto Rudi Garcia se l’è cavata prendendo dal Catania soltanto quattro gol. Che la difesa giallorossa, notoriamente perforabile come un pezzo di gruviera ha evitato un passivo peggiore grazie alle parate di De Sanctis. Non sono queste le partite proibitive, ma quelle che ancora ci aspettano. Fin da domenica prossima, quando dovremo andare a far visita al Bologna». Per commentare il match di ieri, una vittoria insperata dopo tante brutte figure contro formazioni ben più abbordabili, al nostro blogger non resta che l'ironia. In attesa del finale

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]