Catania-Ragusa, l’innovazione viene dall’auto BlaBlaCar batte Trenitalia un’ora contro quattro

Centocinque chilometri in quattro ore e 35 minuti. In Sicilia il futuro è lontano. Lo sanno bene i pendolari che viaggiano sulla direttrice Catania-Ragusa. Che siano motivi di studio o di lavoro a muoverli, tutti non possono spostarsi sulle rotaie — sempre singole — di Trenitalia. Con un biglietto che costa 11 euro, dalla stazione etnea a quella iblea ci si arriva solo dopo essere saliti e scesi da diverse vetture. E non sempre sono vagoni del treno. Una delle opzioni, per esempio, prevede un lungo tratto in autobus — sempre di Trenitalia — che da Catania arriva a Gela. Dopo essersi fermato a Scordia, Vizzini, Licodia, Grammichele, Caltagirone e Niscemi. Due ore e cinquantadue minuti di viaggio per essere solo a metà percorso. Dal bus si scende, si prende il treno e si arriva a Ragusa. Dopo un’altra ora e un quarto di viaggio su convogli a gasolio che macinano — lentamente — chilometri su linee ferrate non elettrificate.

In Sicilia il futuro è l’automobile. E i siciliani costretti dalla necessità a oscillare tra una provincia e l’altra hanno imparato a condividerla. Sfruttando BlaBlaCar, il servizio di ride sharing — letteralmente, condivisione di un passaggio — che mette in contatto persone che viaggiano verso la stessa meta. E che decidono di affrontare il percorso insieme. Un incontro tra la domanda e l’offerta: da una parte il conducente con la macchina e i posti vuoti, dall’altra gli aspiranti passeggeri, con una destinazione ma senza mezzi di trasporto. Una manna dal cielo per gli orfani del trasporto pubblico regionale. Con una media di tre passaggi al giorno tra Catania e Ragusa — e altrettanti in direzione contraria — e un tempo medio di percorrenza di un’ora e mezza BlaBlaCar, vinta l’iniziale diffidenza degli isolani, sta rapidamente diventando un’alternativa plausibile ai mezzi pubblici. Compresi gli autobus.

(In verde la tratta Catania-Ragusa in treno e autobus; in rosso il tragitto diretto con Blalblacar; in blu il percorso in treno. Clicca sulle icone e sui percorsi per interagire con la mappa e leggere i dettagli sulle tratte)

Sebbene a offrire un passaggio ci siano anche Roberto, Vincenzo, Antonio, Claudio, Sebastiano, tutti di età compresa tra i
57 e i 40 anni, i più assidui utenti di BlaBlaCar sono i giovani. «Io mi sono iscritto da pochissimo, proprio i primi di marzo», racconta Giuseppe Giurdanella, 28 anni, ragusano. Studia Scienze e tecnologie agrarie nel capoluogo etneo, ma lavora nella città in cui è nato. «Sono proprio alla fine, sto chiudendo la specialistica e devo essere a Catania due volte a settimana — racconta — Visti gli orari degli autobus e i tempi di percorrenza, sono costretto a spostarmi in macchina. Ma viaggiare costa tanto, per questo ho deciso di iscrivermi. Così almeno risparmio qualcosa sul gasolio». In media, un passaggio su BlaBlaCar costa cinque euro. Uno dei suoi dubbi era «quello legato alla sicurezza: non sai con chi stai in macchina». Perplessità subito fugata dai meccanismi di valutazione del popolare servizio online: a partire dai feedback degli utenti, fino ad arrivare a indirizzo email e numero di telefono verificati. «Che è una cosa seria si capisce da queste cose — prosegue Giuseppe — A me piace conoscere gente, sono una persona socievole. Il primo passaggio l’ho dato a una studentessa di 24 anni».

«Neanche ci provo ad andare alla stazione, il treno ci mette troppo tempo. Bastano gli orari a scoraggiarti», afferma il giovane. «E poi mi piace fare una cosa che non fanno in molti,
mi sento un po’ un innovatore nel mio piccolo. In Sicilia siamo ancora in pochi, mi pare di contribuire a creare una realtà nuova», conclude Giuseppe Giurdanella. Storia simile quella di Marta, 25 anni, studentessa della scuola di specializzazione per le professioni legali. Modicana, è tornata in Sicilia dopo sei anni a Roma. «Più vivi fuori, più c’è il rischio che tu ci resti — spiega — Quando mi sono accorta che se avessi avuto una famiglia avrei voluto costruirla nei posti in cui sono cresciuta, ho deciso di tornare a casa». Il profilo di Marta è pieno di commenti. Tutti positivi. «
La mia macchina è sempre piena — sorride — Quando sono tornata a Modica, dopo tanto tempo che vivevo fuori, non conoscevo molta gente. Ho usato BlaBlaCar per costruirmi una rete di contatti. Molte persone a cui ho dato un passaggio sono diventati amici. Adesso, invece di prenotare un posto tramite l’applicazione o il sito, mi chiamano e mi dicono “Marta, oggi scendi?”. E partiamo».

«Sono sempre stato attento all’
ecosostenibilità», interviene Salvo, modicano, 21enne studente di Scienze politiche. Che è sempre stato, prevalentemente, un passeggero. Secondo le stime di BlaBlaCar, sono circa
700mila le tonnellate di anidride carbonica risparmiate condividendo un passaggio. E se in media le macchine viaggiano con 1,6 passeggeri, da quando esiste il ride sharing gli occupanti delle auto sono diventati mediamente 2,8. Un’innovazione senza invenzioni, alla portata di tutti. «Mi piace fare qualcosa di utile — conclude Salvo — Mi interessa tutelare l’ambiente e, in questo modo, lo faccio. Con la comodità di non usare i mezzi pubblici. Che, comunque, funzionano male».

Nota: questo articolo partecipa al concorso giornalistico #futuropresente, lanciato da Zammù Tv – la web tv dell’ateneo di Catania – e dedicato al giornalista catanese Enrico Escher.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

È l'applicazione di ride sharing, condivisione del passaggio, più famosa al mondo. E prende piede anche in Sicilia, usata da molti pendolari iblei. Che, invece di spendere quasi cinque ore per spostarsi su binari, viaggiano in macchina con sconosciuti. Nella loro interpretazione del #futuropresente

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]