Il dopo Rigoli inizia con uno 0 a 0 e poche emozioni. Padroni di casa troppo lenti durante il match. A fine partita fischi del pubblico che affollava le gradinate dello stadio Angelo Massimino e rossazzurri che si piazzano al nono posto in classifica a quota 36 punti. L'obiettivo è sempre quello degli spareggi per la serie B
Catania, pareggio casalingo contro il Taranto Prima panchina per il tecnico Mario Petrone
Nuova battuta d’arresto per il nuovo Catania targato Mario Petrone. I rossazzurri nonostante il cambio della guida tecnica, non riescono a superare lo scoglio Taranto pareggiando per 0 a 0. Gli etnei, troppo assorti e lenti per larghi tratti del match, non sono riusciti a spuntarla contro la compagine pugliese che si è arroccata in difesa per quasi tutta la partita.
Nella prima frazione di gioco Petrone rivoluziona il modulo schierando un offensivo 4-2-3-1 con la coppia centrale difensiva formata da Marchese e Gil, sulle corsie esterne Parisi e Djordjevic, in mediana centrocampo a due con Biagianti e Scoppa, in avanti il centravanti è Pozzebon supportato dal trio Di Grazia, Mazzarani e Pozzebon.
Il Catania parte subito forte con le mezzali che creano scompiglio nella retroguardia tarantina e con Russotto che è una vera e propria mina vagante nella trequarti ospite. Il Taranto, nonostante i rossazzurri abbiano il match in mano, riesce a prendere le misure e a contenere le azioni rallentandone il gioco. Al 14esimo sugli sviluppi di un calcio di punizione a favore degli etnei, Gil calcia da posizione ravvicinata, ma il portiere ospite Maurantonio respinge con prontezza. Con il passare dei minuti il Catania appare lento e prevedibile con il centravanti Pozzebon totalmente avulso dal gioco e poco assistito dai compagni. Al 43esimo sugli sviluppi di un contropiede il Taranto si rende pericoloso con Lo Sicco che, dal limite dell’area, calcia su punizione ma Pisseri si distende in tuffo respingendo la sfera. Si chiude così un primo tempo avaro di emozioni.
Nella ripresa i ritmi non cambiano, con il Catania non riesce a pungere gli avversari. Al 60esimo il coach Petrone prova a cambiare rotta inserendo Bucolo per Scoppa, e Tavares per Mazzarani. Al 74esimo si fa vedere il Taranto con un traversone su calcio di punizione di Guadalupi e con il pallone che si spegne di poco a lato la porta di Pisseri. Nel finale l’allenatore etneo prova la carta Barisic per Russotto, ma sono addirittura i pugliesi a rendersi pericolosi con le ripartenze. Nei minuti finali il Catania prova il forcing nell’area ospite e, all’84simo, su un cross nell’area del Taranto, Pozzebon calcia da posizione ravvicinata, ma il numero uno pugliese respinge con grande reattività. Il match si conclude, così, sullo 0 a 0 tra i fischi del pubblico dello stadio Angelo Massimino e con i rossazzurri che si piazzano al nono posto a quota 36 punti.