Una multa fino a 10mila euro, la denuncia all’autorità giudiziaria e il sequestro dell’eventuale mezzo utilizzato. Scatta la tolleranza zero per chi abbandona illecitamente i rifiuti nel territorio comunale di Catania, in esecuzione di una nuova norma nazionale entrata in vigore il 10 ottobre che stabilisce l’applicazione di un’ammenda penale – e non più una sanzione amministrativa – nel caso di abbandono di rifiuti. Se il fatto viene compiuto da soggetti che sono titolari di imprese o responsabili di enti, la legge prevede la pena dell’arresto e dell’ammenda fino a 26mila euro.
Lo ha reso noto il comandante della polizia municipale di Catania Stefano Sorbino, al termine di un incontro operativo in attuazione di un preciso indirizzo stabilito dal sindaco Enrico Trantino e della giunta comunale. Nel corso della riunione, a cui hanno partecipato anche gli assessori comunali Salvo Tomarchio (Ecologia) e Alessandro Porto (Polizia Municipale) sono stati esplicitati i contenuti di una disposizione di servizio agli ufficiali dei reparti della polizia locale che visionano le immagini delle oltre sessanta telecamere in funzione e delle varie pattuglie che in abiti civili controllano quotidianamente il territorio, per punire gli incivili che gettano per strada i rifiuti.
«Avevo auspicato una puntuale verifica normativa – ha spiegato il primo cittadino Trantino – per applicare le sanzioni penali e il sequestro del veicolo per evitare contenziosi che rischiavano di rendere vana la nostra volontà di colpire coloro che ancora si ostinano a non rispettare le regole della raccolta differenziata dei rifiuti e della convivenza civile. Saremo ogni giorno di più inflessibili – ha aggiunto il sindaco – ma tutti devono capire che è conveniente comportarsi correttamente. Ovviamente le norme saranno applicate con raziocinio, perché sono convinto che la severità per avere valore debba avere i caratteri della ragionevolezza in sinergia con l’autorità giudiziaria». Ed è stato l’assessore all’Ecologia a sottolineare che «da oggi attuiamo disposizioni più severe per la prevenzione e repressione delle condotte illecite di abbandono dei rifiuti – ha affermato Tomarchio – affinché tutti capiscano che facciamo sul serio per migliorare la pulizia della città. Costi quel che costi».
Per rendere più incisiva l’attività svolta dalla polizia municipale per la prevenzione e la repressione delle condotte illecite di abbandono dei rifiuti nel territorio comunale e applicare compiutamente la normativa vigente in materia a Catania si applica la norma introdotta dalla nuova versione dell’articolo 255, comma 1, del Disegno di legge 152/2006, novellata dall’articolo 6-ter del decreto legge 105/2023, introdotto dalla legge di conversione 9 ottobre 2023, n.137, che prevede che chiunque compia abbandono di rifiuti è punito con ammenda da 1.000 a 10.000 euro (in precedenza, la norma prevedeva una sanzione amministrativa pecuniaria da 300 a 3.000 euro). La pena è aumentata sino al doppio se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi. Inoltre in caso di applicazione della sanzione penale, qualora il reo abbia compiuto l’azione illecita utilizzando un veicolo, dovrà essere anche eseguito il sequestro penale del veicolo utilizzato per compiere il reato.
«Finalmente – ha commentato l’assessore Porto – abbiamo gli strumenti per punire con la massima severità gli incivili che purtroppo sono ancora tanti. Gli automobilisti ripresi dalle telecamere mentre buttano i rifiuti per strada sono decine al giorno e d’ora in poi rischiano il sequestro del mezzo oltre al deferimento penale e condurremo una battaglia senza tregua per dare un volto migliore alla nostra città».
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