Catania, Lo Monaco in Comune per l’acquisto Girlando:«Attese novità la prossima settimana»

Pietro Lo Monaco è stato ricevuto ieri a Palazzo degli Elefanti. L’ex direttore generale del Calcio Catania ha richiesto un incontro col sindaco Enzo Bianco per discutere del futuro del club rossazzurro. Il Comune, valutate le difficoltà della società calcistica dopo lo scandalo I treni del gol, aveva già dato potere all’assessore Giuseppe Girlando di mettere insieme una cordata di imprenditori disposti a prendere il posto di Antonino Pulvirenti a capo della proprietà. Ma il giorno dopo che l’ex presidente del Calcio Catania ha messo il cartello vendesi sulla porta d’ingresso, gli interessati, tutti catanesi, hanno abbandonato le trattative. Lo Monaco – che con massima discrezione lavora già da parecchio tempo all’accordo – ha presentato a Girlando e al segretario del sindaco Francesco Marano il programma di investimento di alcuni imprenditori. Ha sondato inoltre la disponibilità della cordata catanese, già messa insieme dal Comune, a collaborare al nuovo progetto e anzitutto al buon esito della vendita.

Contattato da MeridioNews, Lo Monaco preferisce non rilasciare dichiarazioni. «No, non posso smentire». Dopo un lungo silenzio e una risata, l’assessore Girlando conferma al telefono con MeridioNews l’avvenuto incontro. Lo Monaco non ha incontrato il sindaco Bianco in persona solo a causa del forte ritardo con cui è arrivato in piazza Duomo. Alle 13.40 invece che alle 11, l’orario originariamente fissato dalla segreteria del primo cittadino. Dettagli che colgono di sorpresa pure l’assessore. «Basta, non fatemi dire altro». Ma un ulteriore particolare, stuzzicato sulla concretezza della proposta avanzata da Lo Monaco, lo concede: «Attendetevi delle novità a partire dalla prossima settimana». Sebbene, proprio in occasione dell’ultima conferenza stampa, Pulvirenti abbia dichiarato: «Non ho avuto alcun rapporto con Lo Monaco e non c’è alcuna possibilità di tornare a collaborare». 

Il gruppo di cui Lo Monaco è referente vuole comprare. Se la trattativa andrà a buon fine, l’ex direttore generale tornerebbe ad avere pieni poteri nella direzione e nella programmazione della nuova società. Il dirigente, guida del club etneo per otto anni, ricopre ancora la carica di presidente dell’Acr Messina, società di serie D. Ha però già presentato le dimissioni. Accostato all’indagine I treni del gol, per alcune partite sospette dei giallorossi, il procedimento sportivo a suo carico è stato archiviato dal procuratore Stefano Palazzi. L’avvocato, che rappresenta l’accusa della Figc, ha invece deferito il Calcio Catania per responsabilità diretta, con l’aggravante dell’associazione, a causa della condotta del reo confesso ex presidente Pulvirenti. Il club rossazzurro, pur iscritto in serie B, rischia la retrocessione. Lo Monaco, al termine della stagione 2012/13, dimessosi da ogni carica, salutò il Catania dicendo ai giornalisti: «Solo un pazzo potrebbe fare fallire questa società dai bilanci perfettamente sani». Più di recente aveva descritto il club rossazzurro «un impero smantellato in due anni». 

Sono diverse le ragioni che potrebbero convincere Pulvirenti a mettere da parte i contrasti avuti in passato col suo ex uomo di fiducia e sedersi a contrattare la cessione della società. Il Calcio Catania, a causa di una «forte perdita di diversi milioni di euro» ha licenziato dieci dipendenti. Entro il 31 luglio dovrà provvedere al pagamento di nuove spettanze economiche ai calciatori. Anche l’avviso di garanzia ricevuto per il fallimento della compagnia aerea low-cost Wind Jet potrebbe avere un peso. Infine, l’incertezza sulle sentenze della giustizia sportiva, che solo alla fine si agosto stabiliranno in quale campionato giocherà la squadra. Pulvirenti, tuttavia, non ha mai negato la possibilità che l’attuale proprietà rimanga al controllo: «È già operativa una dirigenza e pure il nuovo allenatore». Al netto delle novità promesse la prossima settimana.

Marco Di Mauro

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