Un permesso a costruire che ha suscitato più di una perplessità e che adesso finirà al vaglio dei magistrati della procura di Catania. Si tratta del via libera per il supermercato che la catena Lidl vorrebbe costruire in via Palazzotto, tra il tondo Gioeni e via Etnea. Un edificio commerciale che, stando al progetto, occuperà […]
Catania, la vicenda del supermercato Lidl di via Palazzotto è finita in procura
Un permesso a costruire che ha suscitato più di una perplessità e che adesso finirà al vaglio dei magistrati della procura di Catania. Si tratta del via libera per il supermercato che la catena Lidl vorrebbe costruire in via Palazzotto, tra il tondo Gioeni e via Etnea. Un edificio commerciale che, stando al progetto, occuperà una superficie di 1350 metri quadrati. Qualche anno prima, nel 2013, anche la catena dei discount tedeschi Penny Market aveva avanzato la richiesta per il rilascio della concessione edilizia ma il Comune di Catania non diede l’ok poiché, secondo il Piano regolatore del 1969, la zona in questione – indicata nelle carte con la lettera L e con l’iscrizione SM – sarebbe stata vincolata alla costruzione di una scuola e al verde pubblico. Posizione, quella del municipio, confermata anche dai giudizi amministrativi. Qualche anno dopo però l’epilogo è stato diverso.
Il 19 novembre 2023 arriva infatti il via libera al supermercato Lidl dalla direzione Attività produttive con il provvedimento unico del progetto di fattibilità tecnica ed economica. A questo si aggiunge quanto deliberato il 30 agosto, con gli uffici che hanno concesso il provvedimento unico conclusivo del permesso di costruire. Una presunta incongruenza amministrativa, com’è stata definita dai capigruppo dell’opposizione Graziano Bonaccorsi (Movimento 5 stelle) e Maurizio Caserta (Partito Democratico), che ha portato alla presentazione di un esposto. Documento in cui si evidenziano le presunto irregolarità dell’autorizzazione.
«L’autorizzazione solleva perplessità anche per l’impatto significativo sul tessuto sociale e sulle attività storiche della zona e per la mancanza di una pianificazione commerciale adeguata. È fondamentale che i terreni destinati ai servizi educativi siano protetti per rispondere alle esigenze della comunità. Chiediamo, pertanto, per la tutela dell’interesse pubblico, che la Procura faccia chiarezza e indaghi su eventuali illeciti nelle procedure autorizzative», dichiarano attraverso una nota congiunta inviata alla stampa i consiglieri comunali Bonaccorsi e Caserta.