Lunghe code e aspiranti clienti in attesa da prima dell'alba per essere tra i primi mille visitatori del nuovo punto vendita etneo, il secondo nel Meridione. «Perché Apple non ha pari», commentano i fedelissimi della mela
Catania, in mille per l’Apple Store Il secondo al Sud, dopo la Campania
Settanta dipendenti, più di un migliaio di visitatori nelle prime ore d’apertura: sono queste le cifre dell’Apple Store inaugurato stamattina a Catania, al centro commerciale Centro Sicilia.
Quatto file di espositori, decine di prodotti a disposizione degli utenti e il sapore della novità, per il secondo negozio della mela aperto nel Meridione (il primo si trova in Campania). Alcuni visitatori erano in fila dalle cinque del mattino, «perché la Apple è fantastica». In attesa dell’apertura delle porte, prevista per le dieci. Altri sono arrivati più tardi, alle sette, «per essere sicuri di essere tra i primi mille e farci regalare la maglietta».
«Si tratta di uno dei negozi più grandi d’Italia», assicura Tiziana Scanu, addetto stampa di Apple Italia, che continua: «Le dimensioni precise non le conosco, ma so per certo che i responsabili dei siti specializzati, per scoprire queste informazioni, contano le mattonelle e poi fanno il calcolo».
Devozione al marchio che alimenta le voci che ruotano attorno a ogni nuova apertura: nel caso di Catania, si mormora che i dipendenti, prima dell’inaugurazione ufficiale, non potessero comunicare i loro orari neanche alle fidanzate. Oppure che il progetto dello store fosse talmente segreto da non poter essere mostrato neanche all’elettricista che doveva montare le prese nel negozio. La leggenda vuole che quell’uomo, stizzito, abbia risposto: «Non mi fate vedere la piantina? E io non vi attacco la luce». Considerata l’abbondante illuminazione, l’elettricista catanese ha vinto. Ammesso che la leggenda abbia un fondo di verità. Sarebbe una bella storia, quella del siciliano che mette a tacere i dirigenti di una delle più celebri aziende del mondo.