Catania, Grella sulla scelta di Tabbiani: «Obiettivo essere uniti per fare lavoro di squadra»

Identità e progettualità. Sono le due parole chiave che Vincenzo Grella, vice presidente e Ad del Catania, ha utilizzato anche oggi al margine dell’evento Taormina Book Festival. Concetti che il dirigente dei rossazzurri ha ribadito per spiegare alla stampa il perché della decisione di puntare su Luca Tabbiani per la prossima stagione agonistica. «Prima di scegliere il nuovo tecnico – ha detto Grella – la dirigenza del club doveva pensare attentamente su come portare avanti il progetto. Una volta fatto questo, abbiamo esaminato un elenco abbastanza importante di nomi, abbiamo fatto varie analisi confrontandoci sempre. Alla fine si è scelto Tabbiani perché ritengo che abbia tutte le carte in regola per essere il nuovo allenatore del Catania. Il nuovo mister – ha proseguito l’amministratore delegato rossazzurro – viene con grande entusiasmo, tanta fame, con la voglia di mettersi in discussione in una piazza importante. Tutti noi dirigenti conosciamo perfettamente le esigenze della tifoseria etnea. L’obiettivo deve essere quello di essere uniti e fare un lavoro collettivo, provando a remare tutti nella stessa direzione che è quella di avere un’identità e non solo quello di ottenere un risultato sportivo. Sono convinto che tutti insieme possiamo fare qualcosa di molto importante».

Ottimismo 

Una concezione condivisa anche dal presidente Ross Pelligra. Il patron del club rossazzurro, che nei giorni scorsi è stato protagonista di un incontro con Confindustria e Associazione Nazionale Costruttori Edili, vuole rilanciare l’immagine di Catania non solo dal punto di vista calcistico. «Il nostro obiettivo – ha detto il numero uno etneo – è quello di riportare presto la squadra in serie A. La città lo merita, quello è il posto in cui dobbiamo stare. Anche Palermo lo merita. Ci arriveremo e sogno che tutta la settimana prima della partita in casa diventi una festa per tutti: negozi, bar, ristoranti. Ma il nostro progetto non si fermerà a questo. Il Catania deve diventare sempre di più della gente, partendo da un nuovo centro sportivo e un nuovo stadio che ne possano diventare la casa. Sul centro sportivo siamo nella fase più delicata della scelta: abbiamo individuato due-tre aree, ce n’è una che ci piace di più e decideremo fra poco».


Dalla stessa categoria

I più letti

Identità e progettualità. Sono le due parole chiave che Vincenzo Grella, vice presidente e Ad del Catania, ha utilizzato anche oggi al margine dell’evento Taormina Book Festival. Concetti che il dirigente dei rossazzurri ha ribadito per spiegare alla stampa il perché della decisione di puntare su Luca Tabbiani per la prossima stagione agonistica. «Prima di […]

Identità e progettualità. Sono le due parole chiave che Vincenzo Grella, vice presidente e Ad del Catania, ha utilizzato anche oggi al margine dell’evento Taormina Book Festival. Concetti che il dirigente dei rossazzurri ha ribadito per spiegare alla stampa il perché della decisione di puntare su Luca Tabbiani per la prossima stagione agonistica. «Prima di […]

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo