L'appuntamento è per domani, alle 10, alla Vecchia dogana. Un incontro, organizzato da il Tavolo per le imprese, per parlare del centro storico, la cui «vivacità impallidisce di fronte alla trascuratezza». Ma anche per fare proposte e per ascoltare esperti e attivisti raccontare la bellezza del capoluogo etneo
Catania capitale della cultura, la raccolta firme Facciamo centro: «Corteggiamo la nostra città»
«Dal centro storico alla playa. Vogliamo trascinare i catanesi verso novità dirompenti». Parola di Giuseppe Russo, imprenditore e componente dell’associazione il Tavolo per le imprese. È lui, assieme all’imprenditore Andrea Urzì e a tutto il gruppo de il Tavolo, a organizzare Facciamo centro, l’appuntamento in programma per domani, alle 10, alla Vecchia dogana di via Dusmet. Un confronto tra le diverse anime del centro storico e della città di Catania, con l’obiettivo di lanciare con forza la raccolta firme per la candidatura del capoluogo etneo a capitale italiana della Cultura nel 2019. Anche grazie al contributo di docenti, esperti, commercianti e gruppi di cittadini.
«Il centro storico è una realtà complessa – sostiene Urzì, ideatore di Facciamo centro – Possiamo considerarla un’infrastruttura sulla quale convergono anime diverse. È un’area vasta, signorile e periferica, fastosa ma dalla condizione dimessa». A moderare il confronto sarà il conduttore televisivo Ruggero Sardo. Parleranno i docenti Giuseppe Inturri e Matteo Ignaccolo, esperti di mobilità dell’università di Catania, che presenteranno i nuovi modelli possibili per la città; Daniele Malfitana, direttore dell’Ibam Cnr, che discuterà del futuro dell’anfiteatro romano; Claudia Campese, direttora di MeridioNews e autrice, nel 2014, di un’inchiesta proprio sullo stato dell’anfiteatro.
Interverranno anche i docenti Paolo La Greca e Francesco Martinico, il cui contributo servirà a delineare i modelli urbanistici che si potrebbero applicare al centro storico, Viola Sorbello (Lungomare liberato), Annamaria Pace (Catania mobilità sostenibile), Domenico Ferraguto (presidente del centro commerciale naturale Via Etnea), Francesca Cuius e Dario Antignano (istituto nazionale di Bioarchitettura), Francesco Mannino (Officine culturali). Non mancherà la presenza di Legambiente, Comitato Antico Corso, Catania Care e tutte le realtà che nel centro storico hanno dato vita a percorsi virtuosi.
«Proviamo a rilanciare la nostra città, trasformandola in un’importante meta turistica italiana ed europea. Puntando soprattutto sulla riqualificazione del suo patrimonio culturale e delle sue tradizioni», dichiara Russo. «La vivacità del centro storico impallidisce di fronte alla sua trascuratezza – afferma – È arrivato il momento di tornare a corteggiare Catania». Un corteggiamento che può passare anche dalla destagionalizzazione dell’offerta turistica, proponendo una riqualificazione del litorale sabbioso di viale Kennedy. «E se il prossimo appuntamento lo organizzassimo lì?», domanda Giuseppe Russo. «Non è più tempo di chiacchiere – rincara la dose Urzì – Servono i fatti. Abbiamo organizzato questo incontro pensando a una crescita collettiva: confrontiamoci e riappropriamoci di Catania e delle sue bellezze».