«Uno spazio di legalità e di inclusione sociale». Era l’inizio di agosto quando la deputata regionale del Movimento cinque stelle Jose Marano aveva usato queste parole per annunciare lo stanziamento dei fondi (49mila euro) che sarebbero dovuti servire per la riqualificazione di un campetto da calcio nel quartiere San Giovanni Galermo di Catania. Quel tempo […]
Catania, addio al campo da calcio a San Giovanni Galermo: «Ottenuti i fondi, il Comune non ha presentato il progetto»
«Uno spazio di legalità e di inclusione sociale». Era l’inizio di agosto quando la deputata regionale del Movimento cinque stelle Jose Marano aveva usato queste parole per annunciare lo stanziamento dei fondi (49mila euro) che sarebbero dovuti servire per la riqualificazione di un campetto da calcio nel quartiere San Giovanni Galermo di Catania. Quel tempo e quel modo verbale sono d’obbligo adesso visto che, a distanza di sei mesi, tutto è andato perduto. «Le risorse sono state perse perché – spiega la deputata – a causa di una mancanza di attenzione da parte del Comune che, da quanto mi riferiscono gli uffici della Regione, non ha mai presentato il progetto al dipartimento».
Così, l’area tra via Capo Passero e viale Tirreno (nel quarto municipio) resterà nello stato di degrado e abbandono in cui versa da tempo. «Il campetto – spiega Marano, che è anche componente della commissione Antimafia all’Ars – è situato in una zona difficile e disagiata dove avevamo deciso di investire facendo leva sui valori sani dello sport e dell’inclusione sociale. Purtroppo – aggiunge la deputata del M5s – non possiamo sostituirci alle istituzioni locali che avrebbero dovuto fare il proprio dovere nell’interesse della collettività. In questi mesi, ho posto all’attenzione di Palazzo degli elefanti la questione ma evidentemente non è servito e ora le somme non potranno più essere spese».
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere della quarta municipalità Giuseppe Ragusa: «È giunto il momento di raccontare l’incapacità di questa amministrazione. Amministrare bene – ha sottolineato – significa fare gli interessi della città e dei cittadini. Con la sua noncuranza, il Comune calpesta la dignità di una parte della città. La periferia che rappresento – ha concluso – perde un’opportunità di rilancio».