Allarme bomba all'Azienda sanitaria provinciale di Catania. Nella sede di via Santa Maria la Grande, intorno alle ore 10 gli artificieri della Digos hanno fatto evacuare l'edificio. «In mezz'ora hanno verificato che tutto fosse in regola, senza disagi per gli utenti», riferisce il commissario straordinario dell'Asp Gaetano Sirna. Nella sala d'attesa dell'affollato ambulatorio intanto si scherza sull'episodio, nato da una telefonata anonima. Il profilo del mitomane? «Deve essere sicuramente uno spacinnato»
Catania, allarme bomba in centro Evacuata l’Asp in via Santa Maria la Grande
Un allarme bomba al palazzo dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania ha provocato l’evacuazione dello stabile, tra via Beato Bernardo e via Santa Maria la Grande. Intorno alle 10 il personale e quanti si trovavano nella struttura sono stati costretti a uscire, per poi rientrare dopo poco più di mezz’ora. A causare l’allarme una telefonata anonima, a cui la Digos ha risposto «mandando una squadra di artificieri, che hanno bonificato il primo e il secondo piano», riferisce il commissario straordinario Asp, il dottor Gaetano Sirna, in attesa al di fuori della struttura. «In poco tempo hanno verificato che tutto fosse in regola e poi sono andati via» spiega il dirigente dell’azienda sanitaria, proprio mentre dipendenti e utenti dell’affollato ambulatorio si accingono a rientrare. «Nessun disagio per i dipendenti e per gli utenti, e l’attività è ripresa senza intoppi» garantisce Sirna, mentre tra le persone in attesa sono più i volti divertiti che preoccupati.
«Paura? No, deve essere stato uno scherzo di cattivo gusto, qualcuno che voleva solo creare caos» dichiara il signor Francesco Anieri, che legge tranquillo il giornale mentre attende il suo turno per il pagamento del ticket insieme a molte altre persone. Come la signora Agata, che mentre sta in fila dichiara: «Sicuramente è stato uno che non aveva da fare, qualche spacinnato (sfaccendato)», dichiara Agata, rubando qualche sorriso tra chi con lei condivide l’attesa. «Ero in ufficio tranquillo a lavorare quando ci hanno chiamato dalla direzione dicendoci di interrompere tutto e uscire» racconta intanto il signor Vincenzo Lentini, dipendente dell’Asp che lavora proprio al secondo piano, quello dell’allarme. Nei giorni scorsi gli uffici dell’Asp sono stati protagonisti di un atto vandalico: in alcune scrivanie sono apparse delle scritte inneggianti alla Bibbia, ma il singolare episodio e l’allarme bomba non sembrano essere collegati. «Non ho ben capito cosa fosse successo fino a quando non siamo usciti fuori. Adesso però sembra tutto in regola, l’importante è che non ci siano stati problemi per gli utenti» riferisce Lentini.
Controllati dalle forze dell’ordine i due piani, l’allarme è rientrato e in pochi minuti, e le attività sono normalmente riprese poco prima delle 11.
[foto da Google Street View]