Grazie ad una sinergia tra l’Ufficio distrettuale esecuzione penale esterna di Catania, del Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità, il Comune di Catania e la sezione etnea del FAI, entra nel vivo il progetto “FAI tua la nostra città”. 12 gli speciali ciceroni coinvolti. Si tratta di soggetti che hanno ottenuto il beneficio della concessione della misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali e che quindi hanno seguito un percorso trasversale di educazione alla legalità, alla tutela dell’ambiente e di valorizzazione del patrimonio storico. Con questa possibilità si punta a trasferire la conoscenza e a valorizzare alcuni tra i siti più suggestivi della città etnea.
Già stilato il calendario di appuntamenti per le scuole, le associazioni, i club service, turisti e cittadini per visitare la Cripta di Sant’Euplio e la Chiesa di San Nicolò l’Arena. Il debutto è fissato per domani, sabato 5 novembre, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30.
«L’obiettivo è quello di creare “comunità responsabili” – sottolinea Antonio Gelardi, direttore dell’UDEPE di Catania – offrendo a chi ha sbagliato, l’opportunità di risarcire la collettività attraverso un’attività culturale. Una rivoluzione nel mondo della giustizia, grazie a un modello sperimentale che offre relazioni, opportunità d’espressione e comunicazione, restituzione dei valori, creazione di comportamenti socialmente corretti, con un impatto positivo sulle persone che “danno” e su quelle che “ricevono”».
Grande soddisfazione, per l’iniziativa, è stata espressa anche dalla delegazione locale del Fondo Ambiente Italiano. «Le Giornate d’Autunno hanno visto a lavoro le 12 guide turistiche – ha dichiarato Maria Licata – che con grande passione e senso di responsabilità hanno offerto un contributo importante alla città. Un ringraziamento va all’UDEPE per aver creduto nel progetto, a tutti i volontari FAI che hanno partecipato alle attività formative, al Comune che ha messo a disposizione i siti monumentali d’interesse, ai 12 ciceroni che hanno accettato la sfida: diventare esempio per gli altri, in uno scambio educativo, portato avanti in nome della legalità».
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