Da Catania a Pisa e presto in Norvegia, per partecipare alla campagna di lancio di una sonda: è l'etneo Federico Mazzaglia, originario di Ragalna, l'unico studente italiano selezionato per partecipare al progetto Fly a Rocket dell'Esa. «Studierò i movimenti dell'aria e la situazione meteorologica», racconta
Catanese selezionato per programma agenzia spaziale «Con Twitter scoperto progetto per lancio del razzo»
Federico Mazzaglia, ventenne nato e cresciuto a Catania, studia Ingegneria aerospaziale all’università di Pisa ed è l’unico italiano selezionato per prendere parte a un progetto promosso dall’Esa, l’Agenzia spaziale europea, per collaborare al lancio di un razzo sonda all’Andøya space center in Norvegia.
«Ho sempre avuto un grande interesse per il mondo dell’Ingegneria aerospaziale, così dopo il liceo e dopo aver considerato varie alternative ho scelto l’università migliore per me, trasferendomi a Pisa dove avrei potuto studiare e mettere in pratica quello che più mi interessa», racconta il giovane studente a MeridioNews. «Sono venuto a conoscenza del progetto Fly a Rocket tramite Twitter, proprio dall’account dell’Esa che ne dava notizia. Ed era uno dei pochi progetti rivolti a persone della mia età, quindi ho deciso subito di iscrivermi e sono stato accettato. Ho seguito per cinque mesi un corso di preparazione online preliminare e il 26 marzo partirò per la Norvegia. – racconta Mazzaglia – Lì sarò insieme a una ventina di studenti provenienti dagli altri Stati europei e mi occuperò di monitorare la situazione meteorologica il giorno del lancio e di studiare i movimenti dell’aria intorno al razzo, ovvero l’aerodinamica».
L’avventura di Federico e degli altri studenti in Norvegia verrà raccontata sui social, attraverso la pagina Facebook Fly a Rocket e attraverso un travelogue online, un diario di viaggio creato e curato proprio da lui: «La parte fondamentale del progetto è imparare come si lavora in questo ambito e stare a contatto dei professionisti e iniziare a farsi un’idea di quali siano le competenze richieste in un lavoro di questo tipo», spiega. Fly a Rocket rappresenta un’occasione importante per il ventenne catanese, che ha le idee molto chiare sul suo futuro: «Vorrei lavorare proprio per un’agenzia spaziale o magari nel settore privato, ma per il momento la priorità è laurearmi e andare il più avanti possibile».