Due titolari di imprese olivicole si sono rivolti ai carabinieri dopo aver ricevuto la richiesta di pizzo, da 30mila euro, da parte di Calogero Randazzo. Dopo alcuni mesi di indagini, l'uomo è stato individuato e arrestato in provincia di Piacenza, dove si trovava per curarsi
Castelvetrano, imprenditori denunciano estorsione Arrestato 67enne, in passato condannato per mafia
Hanno detto no e si sono rivolti ai carabinieri. A Castelvetrano due imprenditori del settore olivicolo hanno denunciato il tentativo di estorsione da parte di Calogero Randazzo, 67 anni e non certo l’ultimo arrivato. L’uomo in passato è stato condannato in via definitiva per associazione mafiosa, successivamente coinvolto nel 2011 nell’operazione della Dda di Palermo Campus Belli, è stato assolto in primo e secondo grado dall’accusa di continuare a far parte della famiglia di Campobello di Mazara. Oggi per gli inquirenti, che in questi ultimi due episodi non gli contestano l’aggravante mafiosa, rimane vicino al clan.
I tentativi di estorsione a danno delle due imprese castelvetranesi si sarebbero consumati tra settembre e ottobre. La somma richiesta da Randazzo per non avere problemi sarebbe stata di 30mila euro. Entrambi gli imprenditori, però, hanno opposto un secco no, allertando i carabinieri. Nella notte del 29 ottobre le auto di proprietà delle vittime sono state raggiunte da alcuni colpi di fucile calibro 12, parcheggiate nei pressi dei loro fabbricati industriali e a distanza di quaranta minuti l’una dall’altra.
Negli ultimi mesi i carabinieri hanno avviato delle attività di intercettazioni su Randazzo e hanno potuto contare «sulla massima disponibilità da parte degli imprenditori». Così sono riusciti a raccogliere indizi di colpevolezza a carico del 67enne che ieri è stato localizzato in provincia di Piacenza, a Pontenure, e arrestato dai carabinieri della locale compagnia. L’uomo si trovava in Emilia Romagna, dove vive la figlia, per farsi curare a causa di problemi di salute. Adesso si trova nel carcere La Novate, a disposizione dell’autorità giudiziaria.