Francesca Ricotta, Giuseppe Gelsomino, Lanfranco Zappalà e Salvo Di Salvo si sono ritrovati in conferenza stampa a Palazzo degli elefanti. L'obiettivo è chiedere chiarezza sulle partecipate. E usare per la città i soldi della discussa sponsorizzazione sportiva
«Caso Sidra? Chiederemo commissione d’inchiesta» Opposizione attacca sulle consulenze al centrodestra
Una sponsorizzazione sportiva da 200mila euro e una pioggia di incarichi a esponenti del centrodestra e, in particolare, di Fratelli d’Italia. Le casse di Sidra, società partecipata che si occupa del servizio idrico nel Comune di Catania, non sembrano patire la sete. Così il caso sollevato da MeridioNews, dopo avere scatenato le richieste di accesso agli atti del movimento politico Catania bene comune e del Movimento 5 stelle, finisce anche sul tavolo delle altre opposizioni consiliari. Una conferenza stampa a Palazzo degli elefanti è servita a Italia viva e al gruppo Misto (nelle vesti di Lanfranco Zappalà, orfano di Con Bianco per Catania, e Salvo Di Salvo, alfiere di #Insiemesipuò) per annunciare il desiderio di avere chiarezza. Così al presidente del Consiglio comunale Giuseppe Castiglione potrebbe arrivare, a breve, la richiesta di costituzione di una commissione d’inchiesta sulle società partecipate. «I 200mila euro di sponsorizzazione sportiva potevano essere usati per altro», dicono all’unisono Giuseppe Gelsomino e Francesca Ricotta.
Un coro di indignazione per i fondi spesi dalla partecipata dell’acqua pubblica che, nel 2019, è stata per mesi sotto i riflettori dei media per i disservizi idrici che hanno lasciato a secco per settimane mezza città. «Io lancio una proposta – afferma Salvo Di Salvo – Questi 200mila euro (che Sidra intende usare per sponsorizzare «società dilettantistiche», sulla base di un bando scaduto il 28 febbraio, ndr), anziché darli alla squadra di calcetto, perché non darli alla comunità? Se di attività sportive si parla, allora si usino per la sistemazione del campetto di calcio di via Toledo, che da anni attende fondi per essere restituito ai giovani del quartiere». Cioè San Cristoforo. In via Toledo, del resto, già anni fa i residenti avevano tentato di ripristinare il piccolo impianto sportivo a proprie spese.
«Invito il sindaco Salvo Pogliese – continua Di Salvo – a fare un atto di indirizzo politico dedicato a quel campetto». A questo poi dovrebbe seguire la richiesta di istituzione di una commissione d’inchiesta sulle consulenze erogate dalle partecipate. Alla Sidra a fare più scalpore sono state quelle degli avvocati Luca Scrofani e Carmen Toro: il primo segretario provinciale del gruppo Avanguardia (confluito in FdI), la seconda candidata al Consiglio comunale alle elezioni amministrative 2018 nella lista Salvo Pogliese sindaco. O quella dell’architetto Andrea Maiorana, sempre legato al movimento Avanguardia, che – come svelato da questa testata – si occuperà della «modifica dei locali per la migliore allocazione del personale». «Non possiamo sprecare risorse per rincorrere il consenso politico», continua Di Salvo.
E Gelsomino interviene: «Lo annuncio sin d’ora: non faremo più passare nessuna delibera in Consiglio comunale finché la Sidra non ritira questa sponsorizzazione». Una minaccia frontale di immobilismo amministrativo che chiama in causa direttamente il sindaco Pogliese e la giunta comunale. «Bisognerebbe amministrare una società come il buon padre di famiglia. Lì si stanno comportando come patrigni di una famiglia che non conoscono – conclude il consigliere renziano – Devono fare i manager, se ci riescono. Non devono tentare di rifare Fratelli d’Italia alla Sidra».