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Caso Scirè, assolti i tre docenti del concorso universitario Ribaltata sentenza di primo grado. «Non costituisce reato»
La seconda sezione della corte d’Appello di Catania, riformando la sentenza di primo grado, ha assolto – con la dicitura «perché il fatto non costituisce reato» – i tre docenti universitari che componevano la commissione d’esame del concorso per un posto da ricercatore di Storia contemporanea nella facoltà di Lingue a Ragusa. Il tribunale etneo, il 16 aprile del 2019, aveva condannato per abuso d’ufficio i professori Simone Neri Serneri, Luigi Masella e Alessandra Staderini a un anno di reclusione con pena sospesa.
Nel procedimento si era costituito parte civile il ricercatore universitario Giambattista Scirè che, circa dieci anni fa, aveva partecipato a un concorso dell’Università di Catania per un posto come docente di Storia contemporanea nella sede di Lingue a Ragusa. Scirè era però arrivato secondo, mentre a vincere il concorso era stato una architetta che non avrebbe avuto titoli adeguati e nemmeno un dottorato di ricerca. Da lì sono cominciate denunce e ricorsi al Tar, al Cga e al tribunale penale di Catania. Nel 2019 si era arrivati alla condanna, sentenza ora ribaltata in secondo grado. Le motivazioni saranno depositate dalla corte d’Appello entro novanta giorni.