Il presidente rosanero si è pronunciato in merito alla vicenda nella quale, a titolo di responsabilità oggettiva, è coinvolta la società emiliana per la condotta dell'attaccante Calaiò in prossimità della gara contro lo Spezia dello scorso 18 maggio. L'accusa della Procura Federale è di tentato illecito sportivo. La serie A dei ducali è a rischio
Caso Parma, il Palermo è alla finestra Giammarva: «Siamo attentissimi a tutto»
Il Palermo spera nella serie A. Gli spiragli di luce che si intravedono in fondo al tunnel non arrivano dalla vicenda Frosinone, nonostante la determinazione con la quale il club di viale del Fante sta portando avanti la propria battaglia legale in seguito all’omologazione del risultato del match disputato sabato allo stadio Benito Stirpe, ma dal caso Parma. Che sta assumendo in queste ore contorni sempre più rilevanti ed una configurazione diversa da quella che si poteva immaginare in un primo momento. Nessuna archiviazione ma deferimento. Scattato ufficialmente ieri per la società emiliana coinvolta a titolo di responsabilità oggettiva per la condotta di Calaiò. L’attaccante – si legge nella nota del Procuratore Federale – pochi giorni prima della gara esterna contro lo Spezia dello scorso 18 maggio valida per l’ultima giornata della stagione regolare ha inviato dei whatsapp al giocatore dello Spezia De Col e ‘tentato di ottenere da De Col e Terzi un minor impegno agonistico per assicurare alla propria squadra il risultato favorevole dell’incontro’.
La Procura ha notificato ieri la chiusura delle indagini (nessun deferimento per l’attaccante Ceravolo il cui nome figurava inizialmente nell’inchiesta) e ha comunicato agli interessati l’accusa di violazione dell’articolo 7 del codice di giustizia sportiva. Il reato presunto è quello di tentato illecito sportivo. Che, se venisse accertato, il Parma potrebbe pagare a caro prezzo con una penalizzazione di punti da scontare in questo campionato. La serie A conquistata dai ducali sul campo, dunque, sarebbe fortemente a rischio. E il Palermo, che ha chiuso la regular season al quarto posto (a quota 71 punti) ad una sola lunghezza da Frosinone e Parma, resta alla finestra. Senza speculare su una vicenda sulla quale c’è un’indagine in corso ma rimanendo in una posizione di attesa e di curiosità interessata. Confidando, contestualmente, nel lavoro degli organi federali chiamati a fare chiarezza: «Siamo alla finestra ma nello stesso tempo siamo attentissimi a tutto – ha dichiarato il presidente Giammarva – e questo vale sia per la vicenda Parma che per il filone relativo alla gara con il Frosinone. Seguiremo passo dopo passo tutto ciò che viene fatto».
Dopo il raduno di martedì pomeriggio nel piazzale antistante lo stadio Barbera e la petizione lanciata sul portale chance.org con oltre 10 mila firme raccolte in poco più di ventiquattro ore, proseguono, inoltre, le iniziative dei sostenitori rosanero ancora scossi dagli eventi che hanno caratterizzato il ritorno della finale playoff con il Frosinone. Il gruppo Ultras Palermo 1900 ha scritto una lettera – destinatari il Ministro per lo Sport e il presidente del Consiglio dei Ministri – per esprimere amarezza e profonda delusione. I tifosi – si legge nella missiva – si chiedono ‘come mai da parte delle autorità competenti ci sia stato così tanto ‘menefreghismo’ in merito ad eventi così rilevanti’.