Caso Denise Pipitone, nuovo processo per l’ex pm Angioni Imputata perché avrebbe diffamato un ex poliziotto in tv

Nuovo processo per l’ex pm Maria Angioni. La magistrata, che fu la prima a occuparsi del caso della scomparsa di Denise Pipitone – la bambina di quattro anni sparita da Mazara del Vallo (Trapani) l’1 settembre del 2004 – è accusata di diffamazione nei confronti dell’ex poliziotto Vincenzo Tumbiolo. Angioni sta già affrontando un altro procedimento per false dichiarazioni al pubblico ministero. Adesso, come si legge nel decreto di citazione a giudizio disposto dalla pm Marina Filingeri, l’ex magistrata dovrà comparire davanti al giudice del tribunale di Marsala il 10 novembre per l’inizio del processo che è scaturito dalle indagini su alcune dichiarazioni che ha rilasciato durante una trasmissione televisiva andata in onda nel maggio del 2021. 

Nel corso del programma Mattino 5, Angioni è intervenuta per parlare della riapertura delle indagini sul caso di Denise Pipitone. In particolare facendo riferimento all’attività effettuata dalle forze dell’ordine i giorni successivi alla scomparsa della bambina nella palazzina dove viveva Anna Corona, la ex moglie del padre di Denise – Pietro Pulizzi – e «una delle principali sospettate del sequestro». In quella occasione, Angioni ha affermato che «il maresciallo Di Girolamo, che era entrato a casa di Anna Corona insieme agli ispettori Vincenzo Tumbiolo e Rosario Accomando, e forse sarebbe opportuno anche fare una chiacchierata con loro di nuovo». In realtà, però, quanto detto dalla donna non corrisponde al vero perché «il poliziotto Tumbiolo – si legge nel documento – era stato sospeso dal servizio dal luglio del 2002 al febbraio del 2005 per una misura cautelare emessa nell’ambito di un’indagine in materia di prostituzione (da cui poi è stato assolto, ndr) di cui era titolare proprio Angioni».

La ex magistrata, oggi residente in provincia di Sassari (in Sardegna), era già intervenuta in altre trasmissioni televisive e aveva rilasciato altre interviste in cui «screditava ripetutamente l’operato del personale del commissariato di Mazara del Vallo stigmatizzando con la contestazione di asseriti gravi errori e omissioni, l’attività effettuata», scrive ancora la pm nel decreto di citazione. Interventi che hanno fatto riemergere anche il sospetto sulla fuga di notizie nelle indagini dell’epoca. Circa un anno fa, Angioni aveva diffuso la sua personale convinzione sul fatto che Denise fosse «ancora viva e ha una figlia ma non ricorda il suo passato». Un’esternazione poi smentita e dopo la quale la mamma della bambina, Piera Maggio, aveva chiesto anche alla ex pm «maggiore cautela». 


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