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Il caso delle cliniche dentali Visodent. Indaga la procura di Catania. «Hanno preso i soldi e sono spariti»
Un sorriso promesso, pagato a caro prezzo… e mai realizzato. È quanto stanno vivendo decine di pazienti siciliani che si sono affidati alle cliniche dentistiche Visodent, oggi al centro di un’indagine della procura di Catania per una presunta truffa. Tra interventi mai eseguiti, sedi chiuse senza preavviso e finanziamenti ancora attivi, le denunce si moltiplicano. «Siamo stati sommersi dalle segnalazioni», denuncia Codici. E Federconsumatori lancia l’allarme: «È un déjà vu, come con Dentix».
Secondo quanto riportato negli esposti, presentati da pazienti provenienti da varie province della Sicilia, molti utenti avrebbero versato migliaia di euro per cure odontoiatriche – soprattutto impianti dentali – che non sono mai state effettuate. Alcuni raccontano di essersi recati in clinica per le visite o gli interventi già pagati, trovando però le serrande abbassate e nessuna comunicazione da parte della struttura. A coordinare l’inchiesta è il procuratore aggiunto Fabio Scavone. Tra le voci più critiche, quella dell’avvocato Manfredi Zammataro, segretario regionale dell’associazione Codici Sicilia: «Siamo stati letteralmente sommersi dalle segnalazioni. Decine di cittadini si sono ritrovati senza cure, senza documenti clinici, senza risposte. E la cosa più grave: con finanziamenti ancora in corso per trattamenti mai cominciati». Non meno duro il commento di Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia, che accosta il caso Visodent al crollo della catena spagnola Dentix, avvenuto pochi anni fa.
Tra le tante storie raccolte, c’è quella di Tiziana Coppola che si era rivolta a una delle sedi Visodent, nello specifico in quella di Catania, circa un anno, fa per l’installazione di impianti dentali. «I lavori venivano proposti a prezzi tutto sommato accessibili», racconta la donna in un video pubblicato su Facebook. Il preventivo ammontava a 4.000 euro, con un’offerta che prevedeva il pagamento dilazionato tramite finanziamento. Dopo la firma, però, le prestazioni si sono ridotte a un’unica seduta per una semplice pulizia dei denti. Solo dopo ripetute sollecitazioni e la richiesta di rimborso, dalla clinica era arrivata una rassicurazione: «Nessun problema, tutto si può sistemare». Poi l’amara sorpresa la sede di piazza Iolanda, a Catania, avrebbe chiuso temporaneamente per lavori di ristrutturazione. I pazienti a questo punto vennero trasferiti nel centro di via Gabriele d’Annunzio.
Qui, raccontano, fu eseguito solo un piccolo intervento, con l’inserimento di una vite provvisoria. «Ci dissero che sarebbe stata rimossa nella fase successiva – spiega la paziente – ma quando ci presentammo altre due o tre volte, la clinica era sempre chiusa». È in quel momento che capirono di essere stati truffati. «Dopo la chiusura ho iniziato a scrivere dei post su Facebook», prosegue il racconto. È così che ha scoperto di non essere la sola. Decine di pazienti, da ogni parte della Sicilia, si sono fatti avanti con storie simili: cure mai iniziate, sedi chiuse all’improvviso, documentazione clinica irreperibile e finanziamenti ancora attivi. L’indagine è solo all’inizio, ma l’impatto potrebbe essere rilevante: Visodent gestisce infatti diversi centri in Sicilia, da Palermo a Catania, fino a Modica, Trapani e Messina.