Caso Anthony Bivona, domani verrà effettuata l’autopsia  «Cerchiamo una risposta definitiva che non lasci dubbi»

Domani pomeriggio a partire dalle 16 sarà effettuata l’autopsia sul corpo di Anthony Bivona. Il ragazzo originario di Adrano trovato morto il 18 luglio nella casa che aveva preso in affitto a Darmstadt in Germania. Una vicenda subito archiviata come suicidio dalla polizia tedesca su cui, però, la famiglia ha subito denunciato che c’erano «troppe cose che non tornano» e chiesto alla procura di Roma la riesumazione del cadavere per potere effettuare l’esame autoptico. «È un atto d’urgenza – ha spiegato l’avvocato Francesco Messina che la famiglia Bivona – anche perché il corpo è sottoposto a un naturale deterioramento». Cinque mesi dopo il decesso, domani il corpo – che si trova seppellito nel cimitero di Adrano – verrà riesumato da una ditta privata locale e portato all’ospedale Cannizzaro di Catania per l’autopsia che verrà effettuata dal medico legale Giuseppe Ragazzi. 

«Finalmente potremmo arrivare a sapere cosa è successo davvero a nostro fratello – hanno detto le sorelle Mary e Grazia Bivona – Siamo tormentati e non dormiamo più nemmeno la notte. Tutti i giorni stiamo con il fascicolo in mano ad analizzare foto e a cercare particolari per arrivare alla verità. Siamo pronti ad accettare tutto ma non a fermarci senza andare avanti». E, per questo, l’autopsia è un passaggio fondamentale. Dopo la richiesta della famiglia, domani sarà il giorno di questo atto che verrà compiuto in rogatoria: è stata, infatti, la procura di Roma (che è quella territorialmente competente perché il fatto è accaduto fuori dai confini del territorio nazionale italiano) a chiederla all’autorità giudiziaria di Catania. «Alle operazioni – ha aggiunto il legale – sarà presente anche il nostro consulente tecnico di parte, il medico legale Cataldo Raffino». 

L’obiettivo dell’esame autoptico è arrivare a definire le cause del decesso. «Cercheremo di avere una risposta definitiva che non lasci nessun dubbio. Per questo – ha affermato l’avvocato Messina – abbiamo chiesto esami a 360 gradi, comprese analisi di laboratorio ed esami tossicologici e anche indagini di tipo diagnostico, come la tac o delle radiografie». Dopo l’esposto depositato a settembre, i familiari della vittima, come richiesto dalla procura di Roma, sono già stati ascoltati dagli inquirenti in una caserma dei carabinieri di Catania, all’indomani della manifestazione organizzata ad Adrano per sensibilizzare sulla ricerca di giustizia. Nel frattempo, il caso è stato affrontato anche alla Camera dei deputati durante il question time del 10 novembre. In quella occasione, è stato formalmente chiesto al ministro degli Esteri Luigi di Maio e alla ministra della Giustizia Marta Cartabia di farsi portavoce nelle sedi diplomatiche tedesche per riaprire le indagini sulla vicenda. «L’indagine procede parallelamente anche in Germania – ha dichiarato il legale – anche se subisce continui e improvvisi stop. Adesso siamo venuti a sapere che però è passata di competenza ad altri forze di polizia perché pare ci siano stai dei rapporti con alcune delle persone coinvolte». 


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