Casertana-Catania 1-0, chi sale e chi scende Lodi è il faro dei rossazzurri, male Djordjevic

Il Catania cede di misura 1-0 a Caserta: decisiva la rete di De Rose nella ripresa. Rossazzurri ordinati ma poco propositivi in un primo tempo privo di emozioni: nella ripresa gli uomini di Lucarelli perdono il controllo della metà campo, arretrando il baricentro e subendo il vantaggio quando la partita sembrava avviata allo zero a zero. Etnei poco incisivi e prevedibili: fase offensiva inconsistente, deludono in particolare Djordjevic, Di Grazia e Russotto.

Su

Aya: il difensore ex Fidelis Andria fa il suo in difesa, dimostrandosi ancora una volta il più sicuro dei suoi. Non ha particolari colpe sul gol, dove invece sono coinvolti Bogdan e Djordjevic. Cerca come sempre di rendersi pericoloso sui calci piazzati in attacco, stavolta senza fortuna.

Giù:

Djordjevic: il ragazzo ex Stella Rossa continua a non convincere. Schierato ancora una volta esterno a sinistra a tutto campo nel 3-5-2 di Lucarelli, il serbo non riesce a spingere con continuità e in fase difensiva ha qualche incertezza di troppo.

Su:

Lodi: è il faro del Catania, anche se non nella versione deluxe sfoggiata in casa contro il Racing Fondi. I tocchi migliori, però, rimangono i suoi. Unica fonte di gioco dei rossazzurri, al momento: i suoi lanci chirurgici a innescare gli esterni mettono sempre in apprensione la retroguardia campana.

Giù:

Di Grazia: il talento catanese, stavolta, non ha fatto la differenza. Schierato da Lucarelli come mezzala a sinistra, non riesce mai a inserirsi tra le maglie della difesa della Casertana, risultando anche meno mobile e incisivo del solito. Sostituito da Fornito nella ripresa.

Su:

Semenzato: in una gara in cui nessuno spicca nell’undici rossazzurro, l’esterno destro ex Pordenone cerca di arare la fascia con continuità, supportando più del dirimpettaio Djordjevic la manovra offensiva. Pericoloso nella ripresa, impegna anche il portiere avversario con una conclusione pericolosa.

Giù:

Russotto: il fantasista ex Napoli e Crotone è più fumoso del solito, senza sostegno da una squadra piuttosto abbottonata e dalla manovra assai prevedibile. Non riesce mai a essere incisivo, né come spalla di Curiale né tantomeno mettendosi in proprio. Zero conclusioni, poco costrutto in avanti.

Giorgio Tosto

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