Una provocazione. È quanto ha voluto fare il candidato a sindaco di Catania, Maurizio Caserta. Questa mattina, infatti, ha organizzato una pseudo inaugurazione del palazzo delle poste al viale Africa, simbolo di incuria e abbandono in città. Insieme ad un gruppo di rappresentanti delle sue liste, sia comunali che nelle municipalità, e armati di cartelli su cui c’è una citazione del regista di Quinto potere, Sidney Lumet: «Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più», hanno dunque inscenato una riapertura del luogo. Al di qua dei cancelli, però, ché erano chiusi.
«Il nostro atto vuole essere a supporto di tutti quei catanesi stanchi della cattiva gestione degli ultimi anni», ha dichiarato laspirante sindaco. La scelta del luogo non è casuale, perché il vecchio palazzo è in stato di abbandono da parecchi anni e alcuni mesi fa è anche stato luogo di momenti di tensione quando è stato sgomberato da alcuni occupanti extracomunitari abusivi. «Questo è un simbolo di degrado palpabile e del disagio sociale e strutturale che la nostra Catania è costretta a vivere», continua Maurizio Caserta. Lamenta dunque che sono tanti gli edifici inutilizzati che invece potrebbero essere una risorsa per tutti. «Pensiamo alle tante associazioni o artisti che potrebbero trasformarli in luoghi per il sociale e invece fanno bella mostra di sé in tutta la loro bruttura», afferma Loredana Mazza, candidata con Caserta nella seconda municipalità.
Un problema importante quello degli immobili abbandonati e portato alla ribalta questa mattina prendendo come esempio lex sede delle Poste italiane, e che sembra irrisolvibile. Ma il perché è molto chiaro al professore di economia dellUniversità di Catania: «Le responsabilità vengono rimbalzate di continuo spiega. Esiste dunque una grande incongruenza, che ovviamente non è casuale, ma voluta da qualcuno, per cui le imprese che cercano una sede o le famiglie che hanno bisogno di una casa non riescono a trovare una corrispondente offerta alla loro domanda. Noi cercheremo di risolverla».
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