Un rimpallo continuo di competenze tra il Comune di Catania e l'istituto autonomo per le case popolari aveva provocato dieci anni di immobilismo. Adesso le parti hanno raggiunto un accordo su chi dovrà stilare le graduatorie necessarie all'assegnazione degli alloggi sulle domande del 2006 e 2009: toccherà all'ufficio Casa comunale, aiutato dai tecnici Iacp. Tanti gli altri nodi da sciogliere, tra cui sfratti e social housing, «ma è un primo importante passo», riferisce Giusi Milazzo di Sunia Cgil
Case popolari, presto le nuove graduatorie I sindacati: «Cauto ottimismo sullo sblocco»
Buone notizie in merito allemergenza abitativa a Catania. Il comune etneo, infatti, dopo una serie di incontri per discutere dellargomento insieme alla Prefettura, all’Istituto autonomo case popolari (Iacp) e ai sindacati degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat e Assocasa, comunica che si è finalmente arrivati a una «soluzione allannoso problema del blocco delle graduatorie delle case popolari del 2006 e del 2009». Graduatorie che avrebbero dovuto seguire i bandi per le case popolari pubblicati in quegli anni, ma che non sono mai state fatte. «Le ultime risalgono agli anni 2000 e 2001», conferma Giusi Milazzo, segretaria provinciale del sindacato Sunia Cgil.
Un primo passo che rappresenta una svolta, considerato che in questi anni non sono state compilate le graduatorie a causa della mancanza di dialogo tra le parti: una «continua diatriba tra Comune e Iacp sulla competenza relativa alle graduatorie», la definisce l’assessore ai Servizi sociali Fiorentino Trojano. Ma adesso le cose sembrano cambiate e ad affermarlo sono sia i rappresentanti dellamministrazione che il presidente dello Iacp. Il primo degli accordi presi, infatti, riguarda proprio «una chiara definizione delle competenze degli enti interessati», riferisce lassessore. D’ora in avanti, le graduatorie verranno stilate esclusivamente dall’ufficio Casa del Comune di Catania che potrà però usufruire dell’aiuto dei tecnici Iacp.
«Mi sento di esprimere un cauto ottimismo, perché con questo tavolo di contrattazione si può creare la strada giusta per risolvere i problemi», dichiara Giusi Milazzo. Della stessa opinione Carlo DAlessandro, segretario generale del Sicet Catania: «Sembra di essere sulla strada giusta, lultimo mese è stato proficuo per gli interventi che si sono succeduti e per il lavoro che si sta svolgendo». Dopo tanti anni di immobilità si è riusciti a fare dunque il primo passo per lanalisi del problema dellemergenza abitativa: «Un completo successo», come lo ha definito lassessore Trojano.
Tanti sono ancora i nodi da sciogliere, però, a partire dall’assegnazione delle case che dovrà essere fatta dopo avere stilato le graduatorie. E non solo. «Abbiamo chiesto informazioni sui 144 alloggi a Librino che erano stati promessi, nonché soluzioni al problema degli sfratti che sono sempre più numerosi. Molti sono infatti quelli che perdono il lavoro e di conseguenza la casa per morosità spiega Milazzo Un fatto ritenuto straordinario un tempo e oggi, purtroppo, diventato normale». Lassessore Trojano ha promesso «la consegna da parte del Comune di 64 alloggi per il 2014 e di unaltra ventina, già appaltati, per il 2015».
Si è anche deciso sulla riapertura del bando di manifestazione d’interesse sul social housing, che «permette di individuare contenitori edilizi urbani da utilizzare per realizzare, con fondi provenienti da Stato, Regione e privati, appartamenti per i cosiddetti nuovi poveri, coloro cioè che, pur non essendo in stato di indigenza, hanno una limitatissima capacità economica», spiega ancora lassessore. «Speriamo che a livello regionale si possa dare ulteriore riscontro alle cose già dette e che, a cominciare da Catania, lattuale amministrazione affronti seriamente i tanti problemi per la casa e sul territorio», conclude DAlessandro di Sicet.