Foto di angela lazeta da Pixabay

Case fatiscenti in Sicilia, la provincia di Messina ai vertici in Italia. L’incremento maggiore nell’Agrigentino

Al vertice la provincia di Frosinone, seguita da quelle di Cosenza e Messina. La classifica è quella che riguarda i ruderi e gli immobili fatiscenti. Si tratta di strutture il cui degrado è talmente avanzato da fare venire meno la funzionalità alla quale in origine erano destinate. Immobile che, per le condizioni in cui sono ridotti, diventano inidonei ad utilizzazioni produttive di reddito. Stando ai dati diffusi da un report di Confedilizia, la Confederazione Italiana proprietà edilizia, negli ultimi dodici anni si è registrato un aumento, a livello nazionale, del 123 per cento. Nel 2011 ruderi e immobili fatiscenti erano 278mila, mentre oggi si superano le 600mila unità. La provincia di Frosinone ne conta quasi 32mila, circa sei volte di più dei ruderi dislocati nella vicina, e più popolosa, provincia di Roma. In provincia di Cosenza, secondo i numeri del report, sono quasi 23mila mentre la provincia di Messina si ferma a 18.537. A seguire vi sono le province di Torino, Cuneo, Foggia, Reggio Calabria, Lecce e Benevento, dove ruderi e immobili fatiscenti sono, in ognuna di esse, tra i 14mila e i 16mila.

Secondo il report di Confedilizia a incidere in maniera significativa su questi numeri sarebbe stata – nel 2012 – l’introduzione dell’Imu, l’imposta municipale propria dovuta per il possesso dei fabbricati. Se le abitazioni, cioè gli immobili di categoria A, tra il 2011 e il 2023 sono aumentate solo del 6,5 per cento, da 33 milioni e 429mila a 35 milioni e 593mila, nel caso dei ruderi l’incremento è stato di ben il 123 per cento. Gli incrementi maggiori sono quelli delle province di Agrigento, Avellino, Foggia e Mantova. In tutti questi casi c’è stata quasi una quadruplicazione del numero. Sopra la media gli aumenti anche nella città metropolitana di Napoli, con più 199,5 per cento e in quella di Roma, +185,2 per cento. «È un aumento davanti al quale non si può rimanere ciechi – afferma Confedilizia – La grandissima maggioranza dei ruderi, l’88,7 per cento, appartiene a persone fisiche: si tratta quasi solo di case, magari appartenute a genitori o nonni e che poi sono passate a eredi ormai trasferitisi altrove».

Dal check up realizzato da Confedilizia del problema non sono esenti anche le grandi città, nelle quali il dato delle case diroccate, e comunque non produttrici di reddito, è in aumento. Proprio a Roma nel 2011 ce ne erano 459, oggi sono 1.820, il quadruplo. La Capitale su questa classifica negativa batte di quattro volte Milano, che ha visto un incremento basso passando in 12 anni da 280 a 366 immobili fatiscenti. Crescita significativa anche a Napoli, passata in dodici anni da 225 a 707 immobili fatiscenti, una quota comunque inferiore ai 3.810 di Palermo

«È facile capire – spiegano da Confedilizia – come, soprattutto in alcune aree, sia un problema sociale, è per questo che chiediamo alcune misure poco costose, come, per esempio l‘esenzione totale dall’Imu degli immobili situati nei Comuni sotto i 3mila abitanti, quelli più colpiti dal fenomeno. Costerebbe solo 800 milioni di euro, ma sarebbe un segnale importante per chi vive nelle zone più interessate dal problema. Circa 50 milioni, molto meno, sarebbero necessari per esentare completamente dal pagamento della medesima imposta i proprietari degli immobili inagibili e inabitabili, che oggi hanno solo una riduzione del 50 per cento della base imponibile». Abitazioni, quest’ultime, che secondo Confedilizia sono comunque destinate a diventare prive di rendita.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Al vertice la provincia di Frosinone, seguita da quelle di Cosenza e Messina. La classifica è quella che riguarda i ruderi e gli immobili fatiscenti. Si tratta di strutture il cui degrado è talmente avanzato da fare venire meno la funzionalità alla quale in origine erano destinate. Immobile che, per le condizioni in cui sono […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]