Cartelle esattoriali, l’Ars batte un colpo

Proprio nel giorno in cui Cgil, Cisl, Uil della Sicilia si ‘svegliano’ dal torpore consociativo che da circa tre anni li tiene, di fatto, inchiodate alle clientele trasformiste del governo regionale (stamattina le tre organizzazioni sindacali, dopo tre anni di ‘fusa’ al governo Lombardo, ‘scoprono’ che l’Isola è con le ‘gomme a terra’ e invitano i loro iscritti a scendere in piazza insieme con gli ‘scienziati’ di Confindustria Sicilia), dalla politica siciliana arriva un primo segnale importante. Si tratta di un disegno di legge che punta a modificare il servizio di riscossione dei tributi.
Più che una risposta alle tre organizzazioni sindacali, che in questi ultimi tre anni, come già accennato, non hanno mai messo in discussione le scelte politiche dissennate del governo Lombardo (con le lodevoli eccezioni della Cgil Funzione pubblica siciliana e della Cgil Medici, che invece hanno più volte contestato le scelte dissennate operate dal governo Lombardo in materia di sanità) questo disegno di legge sembra una risposta preventiva alle proteste dei ‘Forconi’ che si riverseranno a Palermo il prossimo 6 marzo. Il comunicato che annuncia il provvedimento è esaustivo e illustra con dovizia di particolari l’inziativa legislativa. Che non è una legge, come recita lo stesso comunicato stampa, ma solo un disegno di lelge che diventerà legge solo dopo l’approvazione delll’Ars.
Non si tratta di una questione di ‘dettaglio’, ma di un fatto di sostanza. L’iniziative legislativa, infatti, potrebbe configurarsi come la solita strategia per carpire il consenso dei ‘Forconi’, che il 6 marzo dovebbero portare a Palermo migliaia di persone. Sala d’Ercole – dove il governo Lombardo gode di una forte maggioranza – ha tutto il tempo, nei prossimi quindici giorni, di trasformarlo in legge. Anzi, siccome i ‘Forconi’, stando al programma prospettato da Mariano Ferro e compagni, non si muoveranno da Palermo fino a quando non otterranno risultati concreti, il governo regionale presieduto da Raffaele Lombardo e l’Ars avranno l’occasione per fare qualcosa di serio. Se ciò non avverrà si tratterà solo della solita presa in giro. Vediamo adesso il provvedimento per grandi linee.
Il disegno di legge è stato presentato da quattro parlamentari della maggioranza (Calanducci, Federico, Gennuso, Cristaudo). Si punta a riaffermare la competenza regionale in materia di riscossione dei tributi nell’ambito della cornice giuridica nazionale, dettando norme di dettaglio sulla base di principi fondamentali contenuti nella legislazione statale.
“Il disegno di legge – spiega Calanducci – si prefigge l’obiettivo, in una situazione quale quella attuale di oggettiva difficoltà economica, di alleviare il peso oppressivo sulle famiglie, sulle imprese, sul mondo produttivo e dell’agricoltura. Una legge che trova anche spunti nei segnali giunti in queste settimane dal territorio che vive una profonda crisi che acuisce il peso insostenibile dei debiti”.
Questo provvedimento, se diventerà legge, darà un concreto aiuto alla ripresa economica ed uno stimolo alla crescita, in quanto propone di rivedere l’attuale disciplina relativa al fermo amministrativo dei beni mobili, venendo incontro alle istanze avanzate da tutte le categorie sociali.
“L’attuale legge – spiega Calanducci – eliminando la preventiva infruttuosità dell’azione esecutiva, ha snaturato la funzione stessa dell’istituto del fermo amministrativo dei beni mobili registrati e ha, di fatto, attribuito al concessionario un indiscriminato potere discrezionale nei confronti del contribuente, privato di qualsiasi forma di garanzia”.
Per quanto riguarda l’Istituto dell’ipoteca esattoriale, la proposta legislativa interviene al fine di evitare che i cittadini in debito con le pubbliche amministrazioni, anche soltanto per poche centinaia di euro, si trovino, come accaduto, ad accorgersi di avere un’ipoteca legale iscritta sulla propria abitazione soltanto dopo aver chiesto una visura dell’immobile, ad esempio in caso di vendita o di richiesta di un mutuo.
“La Regione siciliana, ai sensi dello Statuto speciale – spiega Calanducci – risulta costituzionalmente dotata di competenza legislativa concorrente; può quindi dettare norme di ‘dettaglio’ che rispettino i principi fondamentali contenuti nella legislazione statale”.
Il disegno di legge, nello specifico, prevede che, nell’ambito della Regione siciliana, l’agente della riscossione può iscrivere ipoteca qualora l’importo delle imposte per cui si procede, senza oneri aggiuntivi, è superiore a cinquanta mila euro ed il debito sotteso sia certo. L’agente della riscossione è tenuto a notificare al proprietario dell’immobile una comunicazione preventiva contenente l’avviso che, in mancanza del pagamento delle somme dovute entro dodici mesi, sarà iscritta ipoteca ad un solo cespite. Il concessionario potrà procedere all’espropriazione dopo sei mesi dalla messa in mora, fermo restando la facoltà del debitore di estinguere il proprio debito in corso di procedura espropriativa. Il fermo amministrativo potrà essere applicato solo per somme superiori ai 10 mila euro. La legge sancisce poi al contribuente la possibilità di dilazionare fino ad un massimo di 144 rate mensili le somme iscritte a ruolo applicando unicamente gli interessi legali.
L’agente della riscossione operante in Sicilia può richiedere le somme corrispondenti al credito originario per le sole imposte, tasse, contributi, interessi legali, richieste dall’Ente che ha emesso il ruolo, qualunque sia la natura di detto credito. L’agente della riscossione potrà richiedere il pagamento degli interessi di cui al comma 1 e delle sanzioni solo dopo che siano trascorsi 180 giorni dalla notifica della cartella senza che si sia provveduto al pagamento di quanto dovuto.Le modalità e i termini di cui ai precedenti articoli sono applicate anche alle cartelle di pagamento emesse e che risultano regolarmente notificate al momento di entrata in vigore della presente Legge. Da tale data inizierà a decorrere il termine di 180 giorni per il pagamento della sola somma corrispondente alle sole imposte, tasse e/o contributi definitivamente accertata, con esclusione di interessi, sanzioni.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Proprio nel giorno in cui cgil, cisl, uil della sicilia si ‘svegliano’ dal torpore consociativo che da circa tre anni li tiene, di fatto, inchiodate alle clientele trasformiste del governo regionale (stamattina le tre organizzazioni sindacali, dopo tre anni di ‘fusa’ al governo lombardo, ‘scoprono’ che l’isola è con le ‘gomme a terra’ e invitano i loro iscritti a scendere in piazza insieme con gli ‘scienziati’ di confindustria sicilia), dalla politica siciliana arriva un primo segnale importante. Si tratta di un disegno di legge che punta a modificare il servizio di riscossione dei tributi.

Proprio nel giorno in cui cgil, cisl, uil della sicilia si ‘svegliano’ dal torpore consociativo che da circa tre anni li tiene, di fatto, inchiodate alle clientele trasformiste del governo regionale (stamattina le tre organizzazioni sindacali, dopo tre anni di ‘fusa’ al governo lombardo, ‘scoprono’ che l’isola è con le ‘gomme a terra’ e invitano i loro iscritti a scendere in piazza insieme con gli ‘scienziati’ di confindustria sicilia), dalla politica siciliana arriva un primo segnale importante. Si tratta di un disegno di legge che punta a modificare il servizio di riscossione dei tributi.

Proprio nel giorno in cui cgil, cisl, uil della sicilia si ‘svegliano’ dal torpore consociativo che da circa tre anni li tiene, di fatto, inchiodate alle clientele trasformiste del governo regionale (stamattina le tre organizzazioni sindacali, dopo tre anni di ‘fusa’ al governo lombardo, ‘scoprono’ che l’isola è con le ‘gomme a terra’ e invitano i loro iscritti a scendere in piazza insieme con gli ‘scienziati’ di confindustria sicilia), dalla politica siciliana arriva un primo segnale importante. Si tratta di un disegno di legge che punta a modificare il servizio di riscossione dei tributi.

Proprio nel giorno in cui cgil, cisl, uil della sicilia si ‘svegliano’ dal torpore consociativo che da circa tre anni li tiene, di fatto, inchiodate alle clientele trasformiste del governo regionale (stamattina le tre organizzazioni sindacali, dopo tre anni di ‘fusa’ al governo lombardo, ‘scoprono’ che l’isola è con le ‘gomme a terra’ e invitano i loro iscritti a scendere in piazza insieme con gli ‘scienziati’ di confindustria sicilia), dalla politica siciliana arriva un primo segnale importante. Si tratta di un disegno di legge che punta a modificare il servizio di riscossione dei tributi.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]