«Da giugno la situazione è diventata insostenibile, l’ultima bolletta dell’energia elettrica è pari a 27mila euro. Siamo alle porte dell’autunno e siamo destinati a chiudere». Antonio Di Mauro, responsabile della storica pasticceria catanese commenta il caro bollette che ormai pesa sulle spalle dei residenti e, dunque, anche sulle attività, coinvolgendo anche i dipendenti che potrebbero subire le conseguenze dei rincari. Le casse si svuotano e i problemi aumentano. «Adesso attendiamo la bolletta di agosto – prosegue Di Mauro – Siamo alle porte dell’autunno, non in alta stagione turistica, è il problema diventa sempre più deteriorante».
Il responsabile adesso non esclude possibili scelte drastiche. «Chiudere è una scelta giusta, perché solo così riusciremo a fermare questa emorragia – sostiene – Restando aperte, per le aziende si creerebbe una voragine immensa: gli imprenditori saranno costretti ad andare in banca e chiedere dei prestiti. Il problema – aggiunge Di Mauro – lo deve risolvere la politica». L’unica soluzione secondo colui che insieme alla famiglia porta avanti l’attività dal 1936 è quella di stare fermi «e attendere che qualcosa cambi – conclude – dispiace per i miei dipendenti ma questa è la scelta migliore. Restare aperti aumenterebbe i danni».
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