Cronaca

Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, ufficiale la proroga fino al 31 luglio 2025

Alla fine la proroga è arrivata, anche se a soli due giorni dalla scadenza di quella precedente: la cardiochirurgia pediatrica di Taormina resterà aperta almeno fino al 31 luglio 2025. Nel recente passato le proroghe erano state di sei mesi, stavolta si tratta di una proroga più lunga: 12 mesi. La cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina – il nome formale è Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo (Ccpm) – rischiava di chiudere, in seguito all’attivazione di un’altra cardiochirurgia pediatrica, quella dell’Arnas Civico di Palermo. La questione è che il decreto-legge numero 158 del 2012 (il cosiddetto decreto Balduzzi) prescrive che può esserci solo una cardiochirurgia pediatrica ogni cinque milioni di abitanti; visto che in Sicilia abitano quasi 4,8 milioni di persone, secondo il decreto le due cardiochirurgie pediatriche non possono essere attive entrambe.

In poco tempo comitati cittadini, famiglie delle bambine e dei bambini in cura al Ccpm, sindache e sindaci del comprensorio di Taormina, nonché personalità dello spettacolo si sono mobilitate per chiedere una deroga al decreto Balduzzi, così da permettere – come già succede in Veneto – la coesistenza di due centri. Ora è arrivata la proroga che il deputato catanese Francesco Ciancitto (Fratelli d’Italia) ha annunciato durante Ccpm & Friends, una serata di beneficenza per il reparto, che il 4 luglio scorso ha portato al Teatro antico di Taormina tanti nomi dello spettacolo e un pubblico numeroso.

«Un provvedimento che abbiamo richiesto al governo nazionale e che ringraziamo per la fattiva e operosa collaborazione – dice il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani – perché ci consente di garantire la continuità assistenziale, in attesa che il ministero della Salute accolga la nostra richiesta di deroga al decreto Balduzzi, per mantenere in via definitiva la struttura di cardiochirurgia pediatrica nella provincia di Messina».

«Riteniamo concretamente possibile – conclude Schifani – oltre che utile per ridurre la mobilità sanitaria della Sicilia e, in molti casi, anche della Calabria, mantenere la piena funzionalità di entrambe le strutture. La proroga di un anno ci consente di attendere con maggiore serenità le determinazioni del ministero della Salute, con cui il confronto è aperto in relazione alla rete ospedaliera in corso di revisione». Da molte parti la cardiochirurgia pediatrica di Taormina viene considerata una realtà d’eccellenza, perché lo staff medico – guidato del dottor Sasha Agati – ha operato con successo, in Italia e all’estero, migliaia di bambine e bambini che soffrivano di diversi tipi di cardiopatie, anche molto gravi.

Redazione

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