Il progetto sarà sperimentato in una porzione limitata della città. «Ma se andrà bene, contiamo di allargare il perimetro», dichiara il presidente Giacomo Bellavia. Le vetture potranno essere lasciate anche in una delle città siciliane dove il servizio è attivo
Car sharing, una seconda chance dopo l’addio di Enjoy Amt: «Si parte con 50 auto in una piccola area centrale»
Quella tra Catania e il car sharing è una vera e propria seconda possibilità. Dopo l’addio di Enjoy di circa un anno fa, da martedì prossimo in città ci saranno 50 macchine già disponibili. A riprovarci è l’Amt, l’azienda di trasporto pubblico locale che ha sottoscritto una convenzione insieme all’Amat di Palermo per una flotta di mezzi della piattaforma AmiGo. «Eravamo pronti per partire già a marzo – spiega a MeridioNews il presidente di Amt Giacomo Bellavia – ma il coronavirus ci ha costretti a ritardare un po’».
Dal servizio, che parte con 50 auto – Lancia Y e Toyota Yaris alcune delle quali anche ibride elettriche -, al momento restano escluse le periferie. «Stiamo cominciando da un’area molto piccola e centrale della città – illustra Bellavia – anche per imparare a gestire bene questo servizio nuovo per l’azienda. All’inizio, a darci una mano ci saranno anche alcuni addetti della nostra consorella palermitana». Infatti, nel capoluogo il car sharing AmiGo è attivo già da circa un anno. Oltre che nel Palermitano, in Sicilia il servizio funziona a Trapani, Enna, Castellammare del Golfo, Scopello, Monreale e Alcamo. Dalla prossima settimana, alla lista si aggiungerà anche il capoluogo etneo. «Facciamo un primo passo e se andrà bene – aggiunge il presidente di Amt – contiamo di allargare presto il perimetro cittadino».
Prenotare un mezzo sarà possibile sia dal sito che attraverso l’app. La novità è che l’auto potrà essere lasciata non solo nella città in cui la si è noleggiata, ma anche nelle altre in cui il servizio è attivo. «Sarà un car sharing a livello siciliano in grado di fare reale concorrenza agli autonoleggi privati», afferma Bellavia. Sul sito sono già disponibili le tariffe: il costo del servizio si compone di due parti, una quota fissa di abbonamento annuale (di 25 euro) e una tariffa proporzionale all’effettivo utilizzo dell’auto (diverso in base alla durata della corsa e ai chilometri percorsi). La tariffa free floating (cioè a flusso libero) è di 0,24 euro al minuto dalle 7 alle 22 e di 0,17 euro dalle 22 alle 7 per le percorrenze fino a 50 chilometri, superati i quali bisogna aggiungere 0,35 euro per ogni chilometro percorso.
Nel post Facebook in cui aveva annunciato il ritorno del car sharing a Catania, Bellavia aveva fatto riferimento alle «richieste di tanti cittadini» per evitare che la città dell’elefante perdesse il servizio dopo l’abbandono da parte di Enjoy. Il servizio realizzato dal gruppo Eni, insieme alle aziende Fiat e Piaggio, ha esordito in città alla vigilia degli Europei di calcio del 2016 e vi è rimasto per circa tre anni. Un periodo in cui ha raggiunto un totale di circa 25mila clienti iscritti. «Un rapporto rispetto al totale della popolazione con patente della città ben inferiore rispetto alle altre città in cui il servizio è attivo», avevano spiegato da Enjoy a MeridioNews dopo l’addio.
Non solo un numero di noleggi ben al di sotto della aspettative, l’esperienza del servizio di mobilità urbana basato sull’auto condivisa (la Fiat 500 rossa) è fallito anche per «il numero elevato di atti vandalici che – avevano ammesso da Enjoy – non ha permesso di ottenere i ricavi necessari per raggiungere la sostenibilità economica del servizio». Auto forzate, rubate, smontate, abbandonate in parcheggi chiusi e sequestrate per interi fine settimana. Insomma, non resta che sperare che sia buona la seconda.