La polizia di Ragusa ha fatto un blitz nell'azienda di Angelo e Valentino Busacca. All'interno sono state trovate decine di persone che erano state in parte reclutate la mattina stessa. Ufficialmente ognuno di loro avrebbe dovuto percepire 63 euro al giorno, ma in realtà gliene venivano dati soltanto 25. Guarda le foto
Caporalato, arresti per sfruttamento dei lavoratori Migranti in serre in condizioni «umilianti per uomo»
La Squadra mobile di Ragusa ha arrestato due persone con l’accusa di sfruttamento del lavoro. Si tratta di Angelo e Valentino Busacca, di 48 e 31 anni, titolari di un’azienda agricola che avrebbe utilizzato decine di persone provenienti dai paesi dell’Africa Centrale come manodopera sottopagata. Nel terreno interessato dal controllo operavano tre imprese.
Gli agenti si sono appostati all’alba e, dopo avere fatto arrivare le auto con a bordo gli operai, hanno circondato l’immobile impedendo la fuga dei lavoratori. Dall’esame dei documenti è emerso che gli operai in un caso avevano un contratto che prevedeva il pagamento di 63 euro al giorno, ma in realtà ne percepivano soltanto 25. In un’altra impresa, invece, le condizioni di lavoro sono state giudicate «non solo degradanti ma umilianti per l’essere umano», con alloggi fatiscenti costruiti abusivamente dentro l’azienda dove dormivano 15 persone, mentre gli altri operai venivano reclutati ogni mattina.
I datori di lavoro hanno ammesso le proprie responsabilità, sostenendo di agire così come fanno le altre imprese del territorio. A carico dei due anche il fatto che in un altro controllo, effettuato nel 2015, erano state segnalate inadempienze che a distanza di due anni non sono state risanate. I due uomini sono stati arrestati per sfruttamento del lavoro con l’aggravante del rilevante numero di dipendenti utilizzati. I Busacca sono stati posti ai domiciliari.