Secondo la Guardia di finanza i due professionisti avrebbero esercitato attività di esclusiva competenza degli odontoiatri. Coinvolta anche una donna di 54 anni, che gestiva il laboratorio, sequestrato insieme alle strumentazioni
Capo d’Orlando, studio con falsi dentisti Denunciati un medico e un odontotecnico
Uno studio odontoiatrico con falsi dentisti nel centro di Capo d’Orlando. Lo hanno scoperto i finanzieri della locale tenenza, dopo una breve indagine. A esercitare la professione erano in realtà un medico generico e un odontotecnico.
Dopo alcuni giorni di appostamento all’esterno della struttura, le Fiamme gialle sono entrate constatando la presenza nella sala d’attesa di alcuni clienti che dovevano sottoporsi a visita dentistica. In una delle sale dedicate agli interventi il medico generico era intento ad operare un paziente. «Pratica – sottolinea la Finanza – secondo le norme vigenti, è di esclusiva competenza dei medici odontoiatri».
Sulla base di quanto emerso dagli accertamenti eseguiti, anche l’odontotecnico avrebbe effettuato abitualmente interventi riservati solamente a medici dentisti. Il laboratorio era gestito da una terza persona, una signora di 54 anni priva di titoli medici. La stessa, come emerso dai riscontri eseguiti dai finanzieri, si sarebbe avvalsa di personale non abilitato alle cure odontoiatriche. I locali utilizzati erano dotati di numerose attrezzature e materiale necessario per la cura dei pazienti e per la realizzazione di calchi e protesi dentarie, alcune già pronte per essere consegnate alla clientela.
Al termine delle operazioni i finanzieri hanno denunciato la responsabile e i falsi dentisti alla Procura della Repubblica di Patti, per il reato di esercizio abusivo della professione medica di odontoiatra, che prevede la reclusione fino a un massimo di sei mesi. I locali che ospitavano lo studio, così come le strumentazioni il cui valore ammonta a circa quattromila euro, sono stati sottoposti a sequestro, su provvedimento del GIP del Tribunale di Patti, Andrea La Spada, su richiesta del pubblico ministero, Luca Melis. Contestualmente è stata sequestrata la documentazione presente nella segreteria dello studio per i successivi sviluppi di natura fiscale.