Caos Capodanno, avanti con Musica e Suoni? Gli esclusi propongono un concerto congiunto

A una settimana dal Capodanno non si sa ancora chi canterà sul palco in piazza e, addirittura, se ci sarà un concerto. Dopo la rinuncia della ditta vincitrice, la Panastudio di Francesco Panasci, e l’addio a Khaled, dopo la lite tra Tony Colombo e la Toba Service di Antonino Bassi (ottava in graduatoria), e dopo che anche Giusy Ferreri sembra aver preferito altre manifestazioni, ieri il Comune ha ammesso che al concerto si può anche rinunciare. Oggi però, proprio la Panasci e la Toba Service, insieme ad altri esclusi, rilanciano con la proposta di un’organizzazione congiunta.

Ieri Palazzo delle Aquile aveva chiarito che il Capodanno non sarà messo in piedi a tutti i costi. «L’amministrazione – spiegavano da Palazzo delle Aquile – è determinata a realizzare un capodanno di qualità» ma occorre operare «in tutela, regolarità e trasparenza» ed è necessario che «tutti i soggetti coinvolti rispettino tutte le norme in materia». Insomma, non va dato nulla per scontato e nessuna ditta potrà dirsi sicura se prima «gli uffici dell’area Cultura, come la Commissione valutatrice, che hanno specifica ed esclusiva competenza» non avranno svolto l’opera di controllo «di tutta la documentazione presentata» sincerandosi «della sua correttezza e veridicità».

Oggi piazza Pretoria sembra più orientata a trovare un accordo con Musica e Suoni di Nuccio La Ferlita, giunta seconda. Ma l’ultima parola su questo ennesimo Capodanno tribolato non è stata ancora scritta. Le ditte escluse, infatti, in una missiva indirizzata all’area Cultura, hanno chiesto «la revoca immediata dell’avviso pubblico» e hanno proposto «un Capodanno congiunto per amore della città di Palermo, con particolare attenzione agli artisti locali». Tra i firmatari, oltre a Panastudio e Toba Service, ci sono la Star Azzurra di Sasà Taibi, l’Agave di Andrea Randazzo, la Terza Millennio di Andrea Peria e Le Chansonnier di Cesare Lima. Le aziende, in pratica, chiedono di annullare la graduatoria, ma il Comune non sembra entusiasta della proposta: i tempi sono troppo stretti. 


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