Intimidazione ai danni di salvatore licari, vicepresidente della cooperativa "i frutti della valle dei templi" di canicatti', in provincia di agrigento. La testa mozzata di un agnello con un chiodo conficcato in bocca e' stata trovata, stamani, appesa alla targhetta dello studio di consulenza del professionista. A fare la scoperta e' stato un collaboratore di licari. Sul posto e' intervenuta la polizia. "un fatto grave e preoccupante, che richiede una reazione decisa di tutte le forze sane, sociali ed economiche", dice il presidente di legacoop sicilia, elio sanfilippo. "questa intimidazione - aggiunge sanfilippo - ripropone all'attenzione delle forze economiche, sociali e politiche che in quel territorio si ispirano ai principi di legalita' e liberta' nelle attivita' produttive, il tema di una reazione determinata contro quelle forze che oggi, attraverso questo inquietante e macabro messaggio vogliono riportare indietro l'economia di questa parte della sicilia, riproponendo i metodi della sopraffazione nei confronti dei produttori e della intermediazione parassitaria e mafiosa". Legacoop sicilia confida nell'azione investigativa delle forze dell'ordine e nei prossimi giorni chiedera' un incontro al prefetto di agrigento "per una valutazione sul grave atto". (fonte: italpress)
Canicattì, testa di capretto per un imprenditore. L’appello di Legacoop
Intimidazione ai danni di Salvatore Licari, vicepresidente della cooperativa “I frutti della Valle dei templi” di Canicatti’, in provincia di Agrigento. La testa mozzata di un agnello con un chiodo conficcato in bocca e’ stata trovata, stamani, appesa alla targhetta dello studio di consulenza del professionista. A fare la scoperta e’ stato un collaboratore di Licari. Sul posto e’ intervenuta la polizia. “Un fatto grave e preoccupante, che richiede una reazione decisa di tutte le forze sane, sociali ed economiche”, dice il presidente di Legacoop Sicilia, Elio Sanfilippo. “Questa intimidazione – aggiunge Sanfilippo – ripropone all’attenzione delle forze economiche, sociali e politiche che in quel territorio si ispirano ai principi di legalita’ e liberta’ nelle attivita’ produttive, il tema di una reazione determinata contro quelle forze che oggi, attraverso questo inquietante e macabro messaggio vogliono riportare indietro l’economia di questa parte della Sicilia, riproponendo i metodi della sopraffazione nei confronti dei produttori e della intermediazione parassitaria e mafiosa”. Legacoop Sicilia confida nell’azione investigativa delle forze dell’ordine e nei prossimi giorni chiedera’ un incontro al prefetto di Agrigento “per una valutazione sul grave atto”. (Fonte: Italpress)