Neanche un euro dei finanziamenti pubblici per l’impiantistica sportiva in Sicilia sarà destinato al campo scuola di atletica leggera del quartiere Picanello di Catania. È questo l’esito della graduatoria evasa dalla Corte dei Conti che ha sbloccato 51,9 milioni di euro di cui 30 immediatamente disponibili. A Catania, tra le strutture a cui verranno concessi i fondi c’è la piscina della Playa, il campo da hockey Dusmet e quello da baseball IV novembre.
Per la pista di atletica leggera catanese il rifacimento appare quindi ancora un traguardo lontano. «Questa graduatoria nasce da progetti passati e presentati negli anni precedenti – spiega Davide Bandieramonte, presidente della federazione di atletica provinciale dall’inizio del 2013 – vogliamo capire perché non è presente la struttura di Picanello». Che intanto ha anche altri problemi, anche spiccioli, come la mancanza di una vera cassetta di primo soccorso. Nonostante le caratteristiche minime del kit siano previste dalla legge.
Nelle prossime settimane tuttavia potrebbero sbloccarsi i contatti tra l’amministrazione Bianco e la federazione. Dopo il sopralluogo dell’assessore Valentina Scialfa dello scorso maggio in cui venne fatto il punto della situazione all’interno dei nuovi spogliatoi dopo i lavori di rifacimento degli stessi, adesso bisognerà attendere la convocazione di un tavolo tecnico richiesto da diversi giorni dai vertici federali. Da capire ci sono le modalità e i tempi per la realizzazione di un nuovo tappeto per la pista da sostituire a quello attuale, ormai ampiamente usurato da anni di continuo utilizzo. «Come federazione provinciale – continua Bandieramonte – attendiamo una risposta dall’amministrazione comunale. Il primo approccio con Bianco è stato sicuramente positivo. Sappiamo che è difficile reperire i fondi per la pista ed è proprio per questo motivo che vogliamo sederci attorno a un tavolo per fare il punto della situazione e dare una risposta agli sportivi catanesi».
Le possibilità che potrebbero essere avanzate al sindaco hanno al centro l’eventuale coinvolgimento dei privati, già attivi nei mesi scorsi per la realizzazione di alcuni lavori nella parte esterna dell’impianto. La federazione sarebbe disposta anche all’eventuale gestione dell’impianto «La città di Catania – conclude Bandieramonte – non può non avere una struttura all’altezza». Sulla stessa linea il consigliere federale e presidente della scuola di atletica leggera Catania, Giuseppe Sciuto: «Ad oggi sulla richiesta di un tavolo tecnico con amministratori e tecnici comunali non abbiamo ricevuto una risposta – spiega – nonostante la nostra raccomandata sia stata correttamente recapitata come dimostra la ricevuta di ritorno».
Quello della pista tuttavia non è l’unico problema della struttura catanese. All’appello infatti manca anche la presenza della cassetta di primo soccorso. O almeno di un suo esemplare adeguato. Al momento infatti è composta da guanti chirurgici, rotolo di garza e acqua ossigenata. Il tutto abbastanza datato. «Ho appreso da Facebook della mancanza all’interno dell’impianto della cassetta medica – spiega il presidente etneo Bandieramonte – Ci stiamo attivando per far colmare questa mancanza e far procedere i custodi della struttura all’immediata segnalazione agli uffici comunali competenti». «All’appello mancano ancora anche un materasso per il salto con l’asta, la riparazione delle pedane dei lanci e la sostituzione delle reti di protezione delle stesse, e parte dell’attrezzatura per l’omologazione dell’impianto», conclude Sciuto.
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