Affittavano bed and breakfast da cui smerciavano cocaina, hashish e marijuana. Era come minimo «particolare» il metodo che avrebbero scelto 14 giovani del Calatino accusati, a vario titolo, di concorso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. È questo il cuore dell’operazione B&b, scattata all’alba di questa mattina su disposizione della procura della repubblica di Caltagirone. I territori coinvolti, oltre al quello della città della ceramica, sono San Michele di Ganzaria, Palagonia e Ramacca. Lì oltre 80 militari del comando provinciale di Catania, supportati dal nucleo cinofili di Nicolosi, hanno eseguito oggi un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli accusati. Tra i quali spiccano i pronipoti di Ciccio La Rocca, storico boss di Cosa nostra e reggente della famiglia di San Michele di Ganzaria.

Le indagini si sono concentrate nel periodo tra novembre 2017 e luglio 2018, periodo in cui nell’area presa in esame si sarebbe registrato il fiorire di una corposa attività di spaccio di droga. Secondo quanto ricostruito dai militari, gli stupefacenti arrivavano dal Comune di Palagonia. Sette persone sono state arrestate in flagranza. In carcere sono finiti Giovanni Casciana (nato a Caltagirone il 17/11/1993), Vincenzo Casciana (nato a Piazza Armerina il 22/12/1990), Giacomo Alessandro Ribelle (nato a Ravenna il 19/08/1989) e Francesco Spataro (nato a Caltagirone il 04/02/1984). Domiciliari, invece, per Giovanni Luca La Rocca (Caltagirone, 12/07/1995), Giuseppe Stefano Marchese (Caltagirone, 24/12/1992), Flavio Riso (Caltagirone, 22/07/1992), Fabio Cannizzaro (Caltagirone, 18/01/1979) e Ivan Di Benedetto (Caltagirone, 31/10/1990).

L’obbligo di dimora nel Comune di residenza, invece, è stato stabilito per
Giuseppe Nicolaci (22/09/1994), Liborio Siracusa (Catania, 09/05/1981), Giuseppe Gambino (27/03/1998) e Luca Criscione (Caltagirone (11/06/1994). Dovrà invece presentarsi alla polizia giudiziaria per la firma Giacomo Lo Bianco (Caltagirone, 20/12/1993).