Calcio Catania, le pagelle del match in Puglia Soffre la difesa. Il migliore in campo è Pisseri

I ragazzi di Pino Rigoli portano a casa da Andria un pareggio sofferto e sudato contro la Fidelis. Gli avversari sono difficili da domare ed il campo si trasforma sin da subito in un’arena. Ottima prestazione di Pisseri, soffre il reparto arretrato. Centrocampo ed attacco tra alti e bassi.

Pisseri 7,5: Il giovane portiere è autore di una sontuosa partita. Attento e reattivo in ogni circostanza, grazie alle sue parate tiene a galla il risultato. Miracolosa la parata a tu per tu con cui respinge il tiro della punta Mancino.

Nava 6: Il terzino scuola Atalanta giunto a Catania è artefice di una buona partita. Mentre i suoi compagni di reparto annaspano e incassano le incursioni degli avversari, Nava riesce a spingere sulla fascia e chiudere bene in fase di marcatura.

Drausio 5: Non è stata di certo una prestazione idilliaca per il centrale difensivo rossazzurro che, specie nel primo tempo, ha lasciato troppo spazio agli attaccanti dell’Andria invitandoli alla conclusione. Troppa sufficienza in fase di marcatura, soffre i palloni alti ed i lanci in profondità dei pugliesi.

Bastrini 5: Anche lui non disputa una delle partite più felici. Poca intesa con il compagno di reparto, ha difficoltà a seguire le marcature, soffre Cianci e sbaglia qualche appoggio semplice.

Djordjevic 6: L’esterno sinistro del Catania non punge molto, ma si impegna e mette grinta dimostrando di sudare la maglia. Lotta e non si tira indietro nei contrasti, avrebbe potuto fare di più in fase di spinta, ma la veemenza degli avversari ed un centrocampo poco mobile non glielo hanno permesso.

Silva 5.5: Il mediano rossazzurro che tanto aveva fatto bene all’esordio in casa stavolta non riesce ad esprimersi. Soffre il pressing avversario e fatica a trovare la posizione.

(Fornito 5): Sostituisce Silva, mister Pino Rigoli prova a mettere centimetri e qualità tecniche in campo, ma la partita è troppo ingessata. Sarebbe dovuto essere più propositivo, ma i minuti a disposizione non sono stati molti per lui.

Scoppa 6: Il talento argentino è in ombra per buona parte del primo tempo. Poco cercato dai compagni in fase d’appoggio, cresce nel secondo tempo come tutta la squadra. Sprazzi di talento non mancano comunque, come nel caso di qualche sombrero con cui da prova delle sue grandi doti tecniche. Se il Catania è migliorato nel secondo tempo è grazie anche alle sue qualità.

Biagianti 6: Il capitano rossazzurro si trova a doversi dimenare in una vera e propria fossa dei leoni. Gli avversari sono altezzosi e mettono la partita sul piano dei nervi. Coinvolto in qualche zuffa non si tira mai indietro come del resto deve fare un capitano. La sua esperienza serve sempre, la dea bendata gli sbarra la strada in occasione del palo colpito.

Calil 5 (Piscitella s.v.): L’attaccante brasiliano è in ombra per larghi tratti della partita, riceve pochi palloni e fa poco per conquistarli. Soffre come tutto il reparto avanzato.

Paolucci 5,5: Anche per lui partita impalpabile per tutto il primo tempo. Nella ripresa gioca di sponda con i compagni e si prende qualche fallo di esperienza facendo salire la squadra. Gli viene negato dal direttore di gara un rigore netto.

Russotto 6. (Barisic s.v.): Il dieci rossazzurro è caparbio e lotta con il cuore. Non riesce ad incidere più di quanto vorrebbe, ma è uno dei pochi che prova ad offendere. Ha avuto sui piedi il pallone del possibile vantaggio, ma il portiere dell’Andria è bravo a respingere.

All. Rigoli 6: Il tecnico del Catania si accorge ben presto di essere in uno stadio ostico. È bravo a mantenere la calma e ad infondere fiducia ai suoi ragazzi. Più che soluzioni tecniche in una gara così focosa, ci sono volute doti da amministratore e gestore di gruppo.


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