Le bocche restano cucite ma gli scenari sono tristi: Sigi dovrebbe garantire metà della somma necessaria per avere oltrepassato il tetto degli ingaggi. Misura che difficilmente sarà accettata dalla Lega Pro. Intanto, si teme la fuga di diversi giocatori e del mister
Calcio Catania, la situazione sembra a un passo dal baratro Entro lunedì fideiussione con un impegno da 500mila euro
In casa Calcio Catania restano tutti con le bocche cucite, ma è ormai chiaro che la situazione sembra a un passo dal baratro. La frase infelice accostata a un socio Sigi nei giorni scorsi, quando avrebbe detto durante una riunione che non sarebbe stato un problema se la squadra rossazzurra avesse affrontato il campionato con la formazione Primavera sembra essere diventata un vero spettro per il club.
La proprietà della società etnea adesso si trova non solo alle prese con il pagamento degli stipendi dei tesserati non rispettato per la mensilità di giugno, ma anche con l’obbligo di presentare entro la giornata di lunedì una fideiussione che prevede un altro sostanzioso impegno economico di quasi 500mila euro, per aver oltrepassato il tetto degli ingaggi.
Secondo quanto trapela, pare però che la Sigi presenterà un documento con cui garantirà la metà della somma necessaria e questo difficilmente sarà gradito e accettato dai vertici della Lega Pro che, a quel punto, si troverà tra le mani una patata bollente da gestire in vista del nuovo campionato di serie C, al via il 29 agosto.
Gli scenari quindi sembrano davvero tristi e adesso c’è il timore che dalla rosa inizino a scappare diversi giocatori, che potrebbero essere seguiti a ruota da mister Francesco Baldini. Una situazione sempre più delicata che non lascia indifferente il gruppo che si allena duramente da oltre due settimane nel ritiro di Torre del Grifo, ma adesso non sa più se il lavoro fatto fino a oggi sia servito realmente a qualcosa.