Al centro dell'attenzione dei finanzieri c'è il trasferimento di Nicola Legrottaglie, dal Milan. A tre anni dal primo accertamento la procura di Napoli iscrive nel registro degli indagati i due ex dirigenti del club. Ma il rischio per la società, qualora i fatti venissero accertati, è solo una multa
Calcio Catania, dentro inchiesta Fuorigioco Indagati ex dirigenti Lo Monaco e Gasparin
L’accertamento era scattato a giugno 2013. La guardia di finanza era entrata nella sede del Calcio Catania, all’interno del centro sportivo Torre del Grifo, per ottenere alcuni documenti riguardanti il trasferimento, dal Milan, dell’ex difensore Nicola Legrottaglie. A distanza di tre anni, concluse le indagini, la procura di Napoli iscrive nel registro degli indagati Pietro Lo Monaco e Sergio Gasparin. I due, ex dirigenti del Catania, sono citati tra i nomi coinvolti nell’operazione Fuorigioco,che ipotizza presunte evasioni fiscali nella messa a bilancio dei costi relativi alla gestione di alcuni calciatori.
Legrottaglie, che abbandonata la carriera di calciatore ha da poco lasciato la panchina dell’Akragas, è stato sentito nei giorni scorsi per spiegare ai finanzieri alcuni passaggi del suo trasferimento. Ma non risulta nel registro degli indagati. Lo è invece il suo ex procuratore, Alessandro Moggi. Un nome conosciuto alla piazza rossazzurra per le operazioni di calciomercato in cui fu chiamato in causa nel corso della gestione di Pablo Cosentino. Quest’ultimo finito nella rete della procura di Catania per lo scandalo I Treni del gol. Ma il periodo di attività a Catania del dirigente argentino non rientra nell’arco temporale di riferimento delle indagini, fermatesi alle carte disponibili nell’estate del 2013.
Per le ipotesi di reato contestate la società rischia al massimo un’ammenda. Ma a stabilirlo dovrà essere la giustizia sportiva e non prima di riscontri positivi da parte della giustizia ordinaria.