Come previsto dal calendario venatorio 2025/2026, nei giorni 1 e 3 settembre si è svolta la preapertura della caccia in Sicilia, limitata esclusivamente a colombaccio e tortora, e soltanto nella forma di appostamento temporaneo. La polizia provinciale di Ragusa ha avviato specifici servizi di controllo nelle zone rurali più sensibili del territorio, dove maggiore è la […]
Cacciatori abusivi e fucili sequestrati: i risulti dei primi due giorni di caccia in Sicilia
Come previsto dal calendario venatorio 2025/2026, nei giorni 1 e 3 settembre si è svolta la preapertura della caccia in Sicilia, limitata esclusivamente a colombaccio e tortora, e soltanto nella forma di appostamento temporaneo. La polizia provinciale di Ragusa ha avviato specifici servizi di controllo nelle zone rurali più sensibili del territorio, dove maggiore è la presenza di fauna selvatica. I controlli hanno riguardato circa sessanta cacciatori, tre dei quali, provenienti da fuori provincia, sono stati denunciati in stato di libertà per avere violato disposizioni penali in materia venatoria.
Le violazioni contestate riguardano l’abbattimento non consentito del coniglio selvatico, il mancato utilizzo del riduttore di colpi – accertato in contrada Scalonazzo, nel territorio di Acate – e, in un altro caso, la presenza in attività venatoria di un cacciatore extraregionale, rilevata in contrada Bellamagna Giarrusso (Modica), non consentita in Sicilia durante la fase di preapertura, che è riservata ai soli residenti. Sono stati sequestrati tre fucili da caccia, il relativo munizionamento e un coniglio selvatico appena abbattuto. Ad altri due cacciatori sono stati contestati il mancato rispetto dell’assegnazione territoriale dell’ambito di caccia (Atc) e l’omessa trascrizione dei dati sul tesserino venatorio. Per entrambi sono scattate le sanzioni amministrative previste.
Nei giorni immediatamente precedenti alla preapertura, due uomini erano invece stati sorpresi dalla polizia provinciale mentre praticavano attività di uccellagione in contrada Fortugno, nel territorio di Ragusa, con l’obiettivo di catturare cardellini. In quell’occasione sono state sequestrate reti, attrezzature idonee alla cattura dei volatili, gabbie e 73 esemplari di cardellini, sei dei quali già morti. Su autorizzazione dell’autorità giudiziaria, gli uccelli ancora in vita sono stati subito liberati in natura. Sequestrata anche l’auto utilizzata dai bracconieri.
Il calendario venatorio prevede ulteriori giornate di preapertura – nei giorni 6, 7, 13 e 14 settembre – sempre per il solo colombaccio. L’apertura generale della stagione di caccia per le altre specie, incluso il coniglio selvatico, è invece fissata per il 21 settembre. «Ogni attività umana è giusto che sia regolamentata – ha detto la presidente Maria Rita Schembari – e che tutti, nell’espletarla, debbano sottostare alle regole. Tra questi anche i cacciatori, che amano questa pratica».


