Cabine di Mondello, i grillini: “La partita non è chiusa”. Denunce penali?

IL COMUNE DI PALERMO, DOPO UNA ‘SBRASATA’ LEGALITARIA INIZIALE, A ‘UMMA ‘UMMA HA RIAMMESSO I PRIVATI CHE, COME AVVIENE DA DECENNI, SI VORREBBERO ‘AMMUCCARE’ TUTTA LA SPIAGGIA. MA IL MOVIMENTO 5 STELLE ANNUNCIA BATTAGLIA. LA ‘LATITANZA’ DELLA DELLA GIUNTA E DEL CONSIGLIO COMUNALE, CHE HANNO PASSATO LA ‘PATATA BOLLENTE’ NELLE MANI DEI BUROCRATI. CHE ORA DOVRANNO RIFERIRE ALL’ARS

“Un parere che fa acqua da tutte le parti e che non ci convince per nulla. La dottoressa Di Trapani venga a riferire in commissione Ambiente”.

Il Movimento 5 Stelle non considera per nulla chiusa la partita cabine a Mondello, con il via libera annunciato dal Comune nelle ultime ore, che dovrebbe portare al montaggio delle capanne.

“Quando vuole, il Comune di Palermo – afferma il deputato Cinquestelle, Giampero Trizzino, presidente della commissione Ambiente dell’Ars – diventa super efficiente, al punto da produrre anche pareri extra ordinem sul Piano regolatore in pochissimo tempo. Convocherò la dirigente del Comune che ha firmato il parere, la dottoressa Di Trapani, per riferire nel merito. Quello che mi chiedo è su quali basi sia stato calcolato il canone di urbanizzazione. E ancora: com’è possibile che una decisione di siffatta importanza venga resa con una semplice risposta ad una nota del Suap, sollevando di fatto la Giunta e il Consiglio comunale da qualsiasi espressione politica?”.

”Nel parere – continua Trizzino – si legge poco e niente sulle opere di urbanizzazione (ad esempio, i parcheggi) che invece sono ben indicati nella bozza del piano demaniale. Che fine hanno fatto?”.

I deputati del Movimento sperano inoltre che non ci sia un trattamento di favore per il rilascio della concessione urbanistica, con poderose spinte sull’acceleratore per mettere il turbo alla pratica e per consentire la sollecita collocazione delle cabine in tempo utile per il via alla stagione balneare.

“Mi chiedo – afferma Trizzino – adesso che il parere è reso, quali saranno i tempi per l’emissione della concessione urbanistica. É chiaro che una istanza di questo tipo, necessita di una istruttoria ben articolata, che di certo non potrà esaurirsi in una settimana. Mi auguro che gli uffici comunali tengano conto di tutte le analisi del caso e che non ci siano corsie preferenziali”.

Sulla questione cabine il Movimento non è disposto a fare sconti a nessuno, e se le carte non saranno perfettamente in regola annuncia denunce a tutti i livelli.

Il sogno nel cassetto dei deputati Cinquestelle è quello di restituire gradualmente la spiaggia alla città, un desiderio, secondo loro, condiviso dalla maggioranza dei palermitani. Per sincerarsene i parlamentari hanno avviato una petizione on line che, quantomeno, dovrebbe servire a capire qual è il vero polso della cittadinanza in merito.

“Se dovesse arrivare una notevole preponderanza di richieste di stop alle cabine – afferma il deputato Giorgio Ciaccio – il Sindaco Orlando non potrebbe fare più orecchie da mercante e gli sarebbe veramente difficile continuare ad assecondare le esigenze della società Italo belga e rimanere impassibile di fonte alle richieste di chi gli ha affidato le chiavi e le sorti della città. Anziché occuparsi dei fatti della Regione pensi più alla questioni afferenti al suo mandato”.

La petizione è già on line. Per votare basterà collegarsi al sito http://goo.gl/PZoDXY.

A spalleggiare i deputati regionali Cinquestelle sono anche i cinque parlamentari palermitani alla Camera.

“Sappiamo – affermano Riccardo Nuti e Claudia Mannino – che si tratta di una battaglia difficile che nessuno ha mai avuto il coraggio di condurre, visto che per generazioni di palermitani cabine e litorale sono state praticamente sempre un tutt’uno. Ma ci batteremo per poter rendere la spiaggia di Mondello di tutti, pulita e senza deturpazioni per il paesaggio”.

Per capire se nella spiaggia di Mondello, intanto, sono stati compiuti o meno abusi i deputati del Movimento hanno chiesto un controllo ai vigili urbani, che a dieci giorni dalla richiesta non si sono ancora mossi.

“Ci hanno riferito – dice Ciaccio – che ci sarebbero stati dei contrattempi. Dieci giorni, però, mi sembrano un tempo eccessivo per non avere prodotto il benché minimo risultato, che a questo punto aspettiamo nelle prossime ore senza ulteriori indugi”.

 

Redazione

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