Decine di senza fissa dimora, tra cui numerosi migranti, sono stati sgomebrati stamattina dai portici di Corso Sicilia. È la conseguenza di un’operazione di nettezza urbana disposta dal Comune all’indomani della denuncia di Niccolò Nortarbarlo, consigliere comunale del Pd, sulle condizioni sanitarie in cui versava la zona e sul pericolo igienico per le persone che sono solite trascorrere lì la notte. Il porticato «era diventato il bagno dei senza tetto e dei migranti di passaggio. Una bomba ecologica non più tollerabile – spiega a MeridioNews dopo il suo intervento il consigliere – si è trattato di un atto dovuto per cui ringrazio l’amministazione che, dopo la sollecitazione fatta, si è subito mossa». 

I senza tetto sono stati fatti allontanare da due vigili urbani «per consentire al personale della nettezza urbana di ripulire l’area», dichiara il comandante della polizia municipale Pietro Belfiore. «Non sappiamo dove siano andati. Il nostro compito era solo quello di curare l’ordine pubblico mentre avvenivano le operazioni di pulzia». I residenti temono però che, arrivata la sera, tutto torni come prima. «È un problema che non è facile da risolvere», risponde Belfiore. 

Alcune delle persone sgomberate si sono spostate nelle vie intorno, altre vicino alla stazione centrale. «Al Comune mancano gli strumenti per trovare una soluzione definitiva – prosegue Notarbartolo – Per garantire i diritti di residenti, senza tetto e migranti serve la massima cooperazione tra istituzioni e cittadinanza». 

Ma le modalità dello sgombero non sono piaciute alla Rete antirazzista catanese. «Hanno tolto la spazzatura e i migranti – commenta il coordinatore Alfonso Di Stefano – ma loro sono persone, non immondizia. Va trovata immediatamente una soluzione. Stasera andremo alla stazione per capire dove andranno a ripararsi per la notte».