Un 50esimo organizzato nella sala giunta di Palazzo Crociferi. A denunciare i fatti sono diversi consiglieri comunali. Mentre il sindaco ha chiesto di approfondire la vicenda e non esclude misure disciplinare. Guarda le foto
Bufera a Castellammare per compleanno al Comune I dirigenti: «Usate mascherine e rispettate le distanze»
Dalla denuncia in Consiglio comunale all’indignazione sui social. È bufera a Castellammare del
Golfo su una festa di compleanno organizzata da una dipendente per il suo 50esimo nella sala giunta di Palazzo Crociferi. Le immagini della tavola imbandita hanno dato il la alle proteste dei cittadini che hanno chiesto chiarimenti e
provvedimenti. La denuncia è del consigliere di minoranza Giovanni D’Aguanno, ma a confermare
l’accaduto anche altri due consiglieri, non presenti quella mattina, Marilena Titola e Liliana
Crociata, che hanno appreso da testimonianze. Il sindaco, all’oscuro della vicenda fino a quel momento in quanto non presente in
ufficio, ha annunciato approfondimenti. Proprio ieri infatti
ha preteso una relazione dagli uffici, che nel
pomeriggio hanno consegnato sulla scrivania del primo cittadino la loro versione dei fatti.
«Nella mattina del 27 gennaio una dipendente del II settore – si legge nel documento – in
concomitanza del proprio compleanno, ha portato delle torte e della rosticceria da offrire
esclusivamente ai colleghi del primo piano del palazzo municipale che di norma giornalmente
hanno modo, fra loro, di rapportarsi presso questa sede comunale per affrontare la quotidiana
attività lavorativa. Si è acconsentito tacitamente – confermano i dirigenti nella nota presentata al sindaco –
di usare la sala riunioni poiché in termini di ampiezza la più consona ad evitare
assembramenti, così da permettere ai dipendenti di poter riempire il proprio piattino velocemente
e uscire, dando la possibilità ai pochi altri di accedere. Si tiene a precisare che detti dipendenti
erano debitamente forniti di mascherina anti-Covid e osservavano il dovuto distanziamento».
Il sindaco Rizzo, dal canto suo, dopo aver letto la relazione dei dirigenti, vuole vederci chiaro ma non risparmia attacchi politici. «Ritengo
che si siano esacerbati gli animi e si siano usati termini e fatte congetture talvolta
irrispettose nei confronti di molti – ha detto il primo cittadino – In un momento difficile come quello che stiamo vivendo,
anche per rispetto di chi ha sofferto e soffre, invito tutti a mantenere lucidità e corretto
confronto democratico». Contattato da MeridioNews, Rizzo annuncia che si stanno
valutando gli estremi per eventuali misure disciplinari. «Verificheremo se sussistono i presupposti per eventuali procedimenti. Il gesto va
certamente condannato per il luogo e soprattutto per il momento in cui è stato fatto. Quest’anno,
proprio per la pandemia, non ho consentito in sala giunta nemmeno il tradizionale scambio di
auguri natalizi».
Intanto alcuni testimoni raccontano di una scena davvero surreale. «Mi trovavo a passare dal
Municipio per motivi di lavoro ed effettivamente ho notato la sala apparecchiata e alcuni
dipendenti che entravano per riempirsi il piatto. Non so quantificare il numero di persone, ma
certamente non poche», racconta un dipendente comunale. La vicenda inoltre è stata confermata in Consiglio anche dalla consigliera di maggioranza
Crociata che ha chiesto pubblicamente «di accertare chi ha autorizzato». Furioso il consigliere D’Aguanno che in consiglio ha usato parole molto dure. Stesse parole ribadite
oggi dopo aver letto la relazione dei Dirigenti. «Stavo andando in un ufficio adiacente alla sala giunta per prelevare alcune delibere –
racconta a MeridioNews il consigliere D’Aguanno – e mi sono trovato davanti questa
scena: tavola apparecchiata e diversi dipendenti che si apprestavano a consumare. Noi come Amministratori dobbiamo dare il buon esempio. I nostri figli sono costretti a stare
in classe con la mascherina per sei ore consecutive, senza poter festeggiare il proprio compleanno
con i compagni e gli amici, mentre in Comune viene concesso? Lo trovo inaccettabile».
Gli fa eco la consigliera Titola che all’indomani della vicenda sottolinea:
«Mi sarei aspettata da parte del sindaco una risposta di scuse e invece, con inopportuna arroganza, si sofferma sugli animi esacerbati e alle congetture
offensive – attacca – Credo che ancora una
volta abbia dimostrato inadeguatezza e incompetenza nell’espletare la sua carica».