Nel borgo marinaro di Augusta, una delibera di giunta ha approvato l'atto di indirizzo per avviare le procedure. «Evitare colate di asfalto e rispettare il paesaggio», dicono gli attivisti di Legambiente e Natura Sicula, che hanno presentato una serie di osservazioni
Brucoli, il parcheggio da realizzare in un’area vincolata «Qualsiasi progetto di trasformazione è incompatibile»
Un parcheggio in un’area sottoposta a più di un vincolo nel borgo marinaro di Brucoli, frazione del Comune di Augusta, nel Siracusano. L’atto di indirizzo per avviare le procedure per la realizzazione del progetto è già stato approvato con una delibera della giunta comunale il 31 marzo del 2022. «Evitare colate di asfalto e rispettare i vincoli paesaggistici e ambientali». Sono questi i motivi che hanno spinto gli attivisti locali di Legambiente e Natura Sicula a presentare all’amministrazione e agli altri enti interessati una nota con una serie di osservazioni. «Il nostro obiettivo – spiega a MeridioNews il presidente di Natura Sicula Fabio Monreale – è evitare che si incorra nella violazione delle norme che tutelano l’area in questione».
In particolare, si tratta di un terreno all’ingresso di Brucoli e che è di proprietà di Enel Italia Spa e che dovrà quindi essere espropriato. Si trova in un’area di interesse archeologico denominata Fiordo di Brucoli e di interesse pubblico denominata Fascia costiera di Brucoli dove «è vietata ogni nuova edificazione per una fascia di 300 metri dalla costa – sottolineano gli ambientalisti – ma soprattutto ricade nella zona di Tutela 2 del Piano paesaggistico». Dove, dunque, non è consentito «effettuare movimenti di terra e trasformazioni dei caratteri
morfologici e paesistici dei versanti anche ai fini del mantenimento dell’equilibrio idrogeologico»
né «realizzare attività che comportino eventuali varianti agli strumenti urbanistici». Inoltre, il terreno che sembra destinato a diventare parcheggio confina con i Fondali di Brucoli-Agnone che sono un sito Natura 2000 (Sito di interesse comunitario, Zone Speciali di Conservazione e Zone di Protezione Speciale). «Per questo – aggiunge Monreale – in quell’area è necessario evitare ogni intervento». Fatto presente tutto questo all’amministrazione, ciò che chiedono gli ambientalisti è che almeno il progetto venga sottoposto alla valutazione paesaggistica della Soprintendenza, alla Valutazione Ambientale
Strategica (Vas) e alla Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA).
Nel documento pubblicato sul sito dell’ente si legge che il Comune di Augusta intende realizzare «degli spazi a uso collettivo di interesse pubblico». In pratica, un parcheggio con annessi servizi non meglio precisati che, stando a quanto messo nero su bianco, dovrebbe avere l’obiettivo di «ridare efficienza, sicurezza e vivibilità al borgo marinaro di Brucoli che costituisce un rilevante patrimonio culturale e produttivo per il nostro territorio». È stato anche già individuato il responsabile unico del procedimento (Rup) che sarà il geometra Massimo Sulano, come si legge nella delibera di giunta. Tra i motivi elencati dall’amministrazione a favore della realizzazione del parcheggio c’è anche «la riqualificazione del ruolo residenziale, turistico, produttivo, commerciale e culturale del borgo marinaro». Nato come villaggio di pescatori, Brucoli oggi è soprattutto meta estiva di villeggianti. Secondo le premesse pubblicate dal Comune, un’area dedicata per lasciare le macchine servirebbe anche a «ridurre il fenomeno della sosta selvaggia».
Intanto i volontari di Legambiente e Natura Sicula – che di recente hanno anche intrapreso la battaglia per l’area che il Comune vorrebbe destinare a McDonald’s ma con una delibera ritenuta illegittima – auspicano che le loro osservazioni vengano almeno prese in considerazione. «Ogni progetto che comporta movimento di terra, trasformazione o edificazione di quell’area – concludono – risulterebbe incompatibile con i vincoli a cui è sottoposta. Per questo abbiamo voluto suggerire all’amministrazione di valutare la possibilità di elaborare sin da ora un progetto che, anche tramite l’impiego di tecniche d’ingegneria naturalistica, rispetti i vincoli e preservi integralmente le caratteristiche dei luoghi».