Il brontese Matteo Grassia, 31 anni, militare dell’esercito in servizio in Friuli Venezia-Giulia, ha nutrito sin da bambino una sincera ammirazione nei confronti del Corpo forestale. Forse anche merito del padre, che lì presa servizio. Una passione che ha trasformato in qualcosa di più: la costruzione di modellini radiocomandati che ricalcano fedelmente i mezzi originali in uso alla forestale. «L’idea di realizzare opere di questo genere c’è sempre stata», racconta a MeridioNews. Dopo che, a ottobre, ha avuto inizio il progetto Imparare giocando, in cui queste riproduzioni hanno affiancato le lezioni di didattica ambientale svolte dal comando di Catania nelle scuole elementari e medie.
«Le prime riproduzioni che ho realizzato in passato erano statiche ed in scala 1:25 – dice Matteo – poi curiosando su internet ho notato l’esistenza di vari modellini radiocomandati, che era possibile trovare anche qui a Bronte, e proprio affiancandomi a un amico ho creato i quattro plastici telecomandati del corpo forestale». I modelli sono al momento gli unici presenti in Italia e si distinguono per la dovizia di particolari con i quali riproducono i mezzi in dotazione alla forestale: targhe, lampeggianti, sirene e tutti gli altri componenti sono infatti identici a quelli originali. Al momento i veicoli riprodotti sono una Fiat Panda 4×4, una Land rover defender, un Mercedes actros e un Mercedes unimog polifunzionale. La Panda è in scala 1:10, mentre i due camion 1:14. Ai mezzi si affianca il modello di una caserma progettata tramite Autocad e realizzata in legno, successivamente dipinta e dotata di prato.
I modellini hanno riscosso un ottimo successo tra i colleghi, e sono così stati proposti al Comando forestale di Catania che ha deciso di affiancarli alle ordinarie lezioni di didattica ambientale svolte dalle stesse forze dell’ordine nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Grazie al progetto Imparare giocando i ragazzi hanno la possibilità di «vedere qualcosa di diverso rispetto alle solite slide, delle situazioni che non sarebbe possibile mostrare con mezzi reali per una questione di spazio – spiega Matteo – tali riproduzioni in scala permettono infatti di simulare quanto avviene nell’attività effettiva della forestale mostrandone le competenze». Un esempio è quello spegnimento dell’incendio, che può essere riprodotto grazie al modellino dell’autobotte che eroga davvero acqua mediante un cannoncino.
Il progetto è stato portato per la prima volta in un istituto scolastico di Maletto lo scorso ottobre e «ha riscosso un grosso successo perché «i bambini non avevano mai visto nulla del genere». Lo step successivo a cui si punta è quello di ampliare il coinvolgimento dei giovani studenti, mediante un un percorso guidato e la realizzazione di un’area didattica. Per fare ciò bisogna però prima ottenere la concessione di un’area dalla dirigenza del comando di Catania.
Dopo la partecipazione a svariate manifestazioni nazionali sul modellismo, tra le quali il Model expo di Verona, Matteo ha già in cantiere per il futuro la realizzazione di ulteriori riproduzioni non appena avrà del tempo libero da dedicare alla propria passione. Dietro alla creazione dei modellini, c’è infatti «parecchio lavoro e devo conciliare il tutto con il mio impiego». Inoltre molta gente si è interessata ai plastici di Matteo trattandosi di pezzi unici, ma «non essendo la mia una produzione massiva, i costi non sono adatti alla vendita poiché rimarrebbero quelli di produzione. Insomma, quello che faccio lo faccio per pura passione».
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