A tre giorni dalla riapertura - arrivata con una settimana di ritardo - del più grande polmone verde di Catania, la cartolina che arriva è desolante. «Il Comune non può pulire ogni due minuti perché è un costo», dice a MeridioNews l'assessore. Guarda le foto
Boschetto Playa, tronchi ammassati e acqua gialla nel lago Cantarella: «Forse un attentato per avvelenare gli animali»
Desolazione, cataste di tronchi ammassati uno sopra l’altro e una chiazza enorme di schiuma che dipinge il
laghetto di giallo. La cartolina arriva direttamente dal boschetto della Playa, la cui riapertura è stata ufficializzata appena tre giorni fa con una settimana di ritardo rispetto alla data prevista. Tra l’altro, stando a quanto aveva detto a MeridioNews l’assessore all’Ambiente del Comune di Catania Fabio Cantarella, lo slittamento sarebbe proprio stato dovuto al fatto di avere dovuto provvedere a smaltire la legna accumulata da donare ai cittadini che ne avevano fatto richiesta.
In acqua galleggiano bottiglie di birra e detriti di varia natura. Il Liotru park, il parco avventura
all’interno del boschetto, eccetto la parte iniziale della parete di arrampicata in cui mancano gli appoggi,
sembra in buone condizioni. Ci sono anche i cestini per la raccolta differenziata con tanto di sacchetti per l’immondizia. «Non ero a conoscenza di questa chiazza giallastra nel laghetto – risponde Cantarella a MeridioNews – Quando abbiamo consegnato il parchetto, l’acqua era pulita. Non vorrei – ipotizza l’assessore – fosse stato un
attentato per avvelenare gli animali».
Presunti attentati a parte, l’assessore si dichiara incolpevole e assicura che «domani (oggi per chi legge, ndr) andremo lì per un sopralluogo. Non è la
prima volta che capita – prosegue Cantarella – e sono sicuro che ci abbiano buttato qualcosa». Per l’assessore «il
boschetto è della collettività. Se qualcuno va lì a scaricare rifiuti di ogni genere o getta bottiglie di birra, il Comune non può pulire ogni due minuti perché è un costo». E anche la via dei controlli per Cantarella non
sembra essere praticabile: «Dovremmo mettere i vigili urbani ogni giorno. Ma come facciamo? Sono altre
spese». Spese che un Comune in dissesto e senza sindaco non può permettersi.
Se del liquame nel laghetto l’amministrazione non era a conoscenza, per i tronchi ammassati proprio davanti
all’ingresso del parco cittadino sembra essere tutto calcolato. «Entro questa settimana li verranno a prendere»,
afferma Cantarella.
«Oggi Catania riabbraccia il suo boschetto della Playa», scriveva nei giorni scorsi sul suo profilo Facebook il sindaco Salvo Pogliese, ora sospeso a
seguito della condanna in primo grado per peculato nel procedimento per le spese pazze all’Ars. A corredo del post pubblicato sui social, c’erano anche le foto dell’area verde in perfette
condizioni. Dopo soli tre giorni, però, il parco è deserto e il lago sembra la foce di una discarica industriale.