Bortoni: “L’hub del gas non è realizzabile”

Da Gaetano Gaziano, presidente associazione “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento”, ricevioamo e volentieri pubblichiamo una bella notizia: finalmente dalle istituzioni un netto no al folle progetto di fare dell’Italia (o meglio della Sicilia) l’hub del gas. Un progetto inseguito per anni da politicanti-affaristi e che ha portato all’autorizzazione di un enorme rigassificatore alle spalle della Valle dei Templi. Una promessa di scempio, un’offesa al “Patrimonio culturale della Sicilia”, come giustamente aveva detto Franco Battiato nella sua breve esperienza di assessore regionale.

“L’hub del gas nel Mediterraneo, tanto caro a Prodi-Mortadella e Bersani-Culatello, per cui i due “grandi statisti” hanno lavorato “ventre a terra” (copyright del Corriere della Sera), non è più realizzabile. Lo ha affermato categoricamente Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’energia e il gas.

Infatti, intervistato da “La Repubblica”, giovedì 11 luglio, ha affermato: “Non dobbiamo diventare l’hub del gas. Possiamo ma non dobbiamo e solo nell’interesse di un mercato integrato europeo, non certo sulle spalle del consumatore italiano”. PAROLE SANTE!!!. Questa affermazione dovrebbe chiudere definitivamente le ambiguità dei governanti e boiardi di Stato italiani. Nel 2008 l’ad di Enel, Fulvio Conti, ebbe a dichiarare che i rigassificatori devono essere costruiti “se non si vuole che l’Italia resti al freddo e al buio”. E qualche tempo fa il ministro-banchiere Corradino Passera, dichiarò, in un question-time al Parlamento, che “i lavori del rigassificatore di Porto Empedocle sono cominciati e saranno portati a compimento entro 6 anni”.

Il nostro politico, l’ascaro di turno, tal Giuseppe Ruvolo di Ribera, che aveva fatto l’interrogazione, rispose gongolante “le sue parole sono musica per le mie orecchie, signor ministro”. Quel ministro, colpito dalla inesorabile maledizione di Zeus che non perdona (leggi il post precedente), è stato mandato a casa rovinosamente con tutto il governo del suo amato e “sobrio” Monti. E, cercando disperatamente una candidatura al Parlamento, è stato bellamente ignorato da tutti i partiti”.

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