Si chiude con un nulla di fatto l’incontro di oggi al Mise, tra i sindacati e azienda sulla crisi che ha investito la Cmc di Ravenna. Tra i nodi ancora da sciogliere, oltre al futuro dell’impresa, anche gli stipendi dei lavoratori impegnati nei cantieri della Bolognetta-Lercara, nel Palermitano. «Si profilano tempi lunghi per la risoluzione della crisi – scrivono in una una nota i segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Ignazio Baudo, Francesco Danese e Francesco Piastra – è stato tutto rinviato a incontri successivi, non sono state individuate soluzioni immediate ma c’è un rimpallo di responsabilità tra la Cmc di Ravenna, il consorzio Integra e la società di progetto, la Bolognetta scpa, rispetto ai pagamenti dei lavoratori».
I sindacati al momento confermano lo stato di agitazione e la sospensione dello straordinario e della reperibilità. L’azienda chiederà al Tribunale la proroga di 70 giorni per presentare il piano concordatario. E questo slittamento dei tempi avrà conseguenze sulle scelte relative all’operatività dei cantieri da parte della Cmc e delle aziende partecipate. Un incontro che non ha prospettato, secondo i sindacati, alcuna soluzione alle difficoltà in corso nei cantieri di Palermo e della Sicilia investiti dalla crisi della Cmc, dal 7 dicembre scorso in concordato preventivo.
«Abbiamo assistito a un gioco delle parti tra le imprese – aggiungono i sindacati – Abbiamo richiamato la Cmc alle sue responsabilità e anche il Mise ha preteso risposte in merito ai pagamenti. La pressione nostra e del ministero è stata forte, aspettiamo risposte sui pagamenti entro le prossime 48 ore. Per la continuità occupazionale è stato tutto demandato a un incontro tecnico sui cantieri che si svolgerà prossimamente con Anas per fare il punto sulla situazione siciliana. Al momento non emergono soluzioni».
Feneal, Filca e Fillea, oltre che sui pagamenti, hanno incalzato la Cmc anche sulle soluzioni che potrebbero esserci con il subentro di nuovi soggetti. «Ci risulta che in tavoli ufficiali il consorzio Integra abbia confermato ad Anas l’interesse a subentrare nel completamento dell’infrastruttura. La Cmc – concludono i sindacati – ha detto di disconoscere questa manifestazione d’interesse ma si è riservata di approfondirla e valutarla». La Bolognetta scpa valuterà assieme al ministero del Lavoro la possibilità di accedere alla cig straordinaria.
«Durante l’incontro di oggi al MISE non è emersa una linea chiara di CMC sui cantieri della Palermo-Agrigento e della Agrigento-Caltanissetta – afferma Adriano Varrica del M5s – Le risposte di CMC non sono state all’altezza della situazione, come testimoniato anche dalla delusione dei sindacati. Non vorrei che si cercasse di prendere tempo a discapito di lavoratori e territorio. Per fortuna ANAS sta dando prova di grande serietà e, come richiesto dal Ministro Toninelli, lavora già da tempo alle opzioni per fare ripartire i lavori a ritmo sostenuto. Per questo sono fiducioso che nelle prossime ore ANAS convocherá CMC per fare chiarezza e porrá in essere le iniziative necessarie a garantire la continuità dei cantieri. Il tutto nella prospettiva di una rapida conclusione delle opere e della salvaguardia dei lavoratori. CMC si sieda immediatamente a quel tavolo e contribuisca a limitare i danni economici e sociali che sta facendo al territorio. Bene che il MISE e il Ministero del lavoro siano in prima linea, insieme al MIT per risolvere il problema».
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