Blutec e il modellino Ferrari fatto realizzare agli operai «Qui non serve il reddito di cittadinanza ma il lavoro»

A volte un singolo episodio racconta più di un’ordinanza da centinaia di pagine. È quello che accade con la riconversione industriale dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Dopo l’operazione della guardia di finanza, coordinata dalla locale procura, che ha portato all’arresto degli amministratori di Blutec – coloro che avrebbero dovuto rilanciare il polo automobilistico del Palermitano – sono i dettagli a rendere più ricco il quadro. Non solo l’ex presidente Roberto Ginatta, stando a quanto riferito da un testimone, avrebbe detto che «non si sognava minimamente di spendere tutti i soldi ricevuti dello Stato nello stabilimento di Termini Imerese», ma avrebbe pure chiesto alle tute blu palermitane, in occasione del compleanno del figlio, di realizzare un modellino della Ferrari per regalarne poi l’originale al rampollo di casa.

A raccontare l’aneddoto, sulla trasmissione tv L’aria che tira, è stato il segretario Fiom Sicilia Roberto Mastrosimone. «Un episodio che si commenta da solo – ha commentato il sindacalista. – Resta il fatto che qualcuno ha portato qui Blutec e siamo convinti che FCA, l’allora Fiat, abbia una grande responsabilità. Siamo l’unico paese dove c’è un solo produttore italiano. Non basta dire “siamo con loro” e manifestare solidarietà, qua c’è l’urgenza. Anche Invitalia ha un ruolo importante, il tempo è tutto. CI sono lavoratori senza cassa integrazione dal 31 dicembre e questo potrebbe essere per gli altri l’ultimo anno con gli ammortizzatori. Il ministro Di Maio convochi urgentemente una riunione con FCA al tavolo. Qui non c’è bisogno di reddito di cittadinanza, ma di lavoro. Produciamo macchine dagli anni ’70, qui in Sicilia, e questo vogliamo tornare a fare».

E della responsabilità di FCA, la multinazionale automobilistica ridisegnata da Sergio Marchionne, ha parlato anche Nicola Fratoianni, deputato e segretario di Sinistra Italiana. «Quella di Termini – ha detto Fratoianni – è una delle tante storie del declino industriale di questo Paese, e questa vicenda non inizia con l’arrivo di Blutec. Questi lavoratori sono quelli a cui dire grazie perché se siamo qui a parlare di cosa poter ancora ricostruire è per loro. C’è una responsabilità gigantesca di FCA, senza la tenacia dei dipendenti che ancora oggi hanno forzato i cancelli per difendere la loro fabbrica e il loro lavoro oggi sarebbe tutto chiuso da tempo. Bisogna ricostruire una politica industriale, altrimenti di crisi come questa ne vedremo ancora molte altre».

E mentre si attende un nuovo incontro con il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio – che il 23 febbraio era pure stato a Termini Imerese, riuscendo comunque a ottenere soltanto un rinnovo degli ammortizzatori sociali per altri sei mesi – al programma di La7 si è espresso anche Gian Marco Centinaio, ministro dell’Agricoltura in quota leghista. «Il compito del governo – ha detto – è cercare il più velocemente possibile una soluzione, aspetto di vedere anche io la data di convocazione. Il mio messaggio è basta dare i soldi a chi poi ce li ruba, non siamo fessi, altrove chi prende i soldi deve presentare piani industriali realizzabili. Non voglio anticipare nessuno, ma secondo me i fondi dovrebbero essere dati solo dopo aver raggiunto obiettivi precisi».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]