Il reparto commerciale della polizia locale di Catania ha effettuato numerosi controlli, nel centro storico, dai quali sono derivati 10 provvedimenti di sequestro di merce varia, del settore non alimentare, in esecuzione degli specifici indirizzi impartiti dal sindaco Enrico Trantino e dall’assessore Alessandro Porto. Altre azioni hanno riguardato la tutela del decoro urbano e il […]
Blitz dei vigili urbani contro l’abusivismo a Catania, sequestri e sanzioni
Il reparto commerciale della polizia locale di Catania ha effettuato numerosi controlli, nel centro storico, dai quali sono derivati 10 provvedimenti di sequestro di merce varia, del settore non alimentare, in esecuzione degli specifici indirizzi impartiti dal sindaco Enrico Trantino e dall’assessore Alessandro Porto. Altre azioni hanno riguardato la tutela del decoro urbano e il contrasto dell’abusivismo commerciale, sia in sede fissa che itinerante.
All’esito dei controlli su 17 ambulanti abusivi di prodotti alimentari e ortofrutta, sono scaturiti 34 verbali amministrativi, per un importo totale di 28.901 euro, per mancanza di autorizzazione, carenza dei requisiti professionali e occupazione di suolo pubblico senza titolo, con il conseguente sequestro della merce che è stata devoluta in beneficenza a enti caritatevoli. Particolare attenzione è stata posta al controllo delle attività dei chioschi, per contrastare il diffuso fenomeno dell’occupazione di suolo pubblico mediante apposizione di tavoli e sedie, in totale assenza di autorizzazione amministrativa, in quanto le vigenti leggi della Regione non consentono ai chioschi bar l’occupazione del suolo pubblico con arredi destinati alla consumazione degli avventori. Sono stati verbalizzati 7 titolari di chioschi con conseguente sequestro degli arredi posti sulla sede stradale e sul marciapiede, per un importo totale di 1.557 euro.
Ulteriori controlli hanno portato alla verbalizzazione di 2 titolari di locali di intrattenimento siti in via Alfonzetti e in viale Kennedy, che svolgevano attività di discoteca con immissioni sonore oltre l’orario consentito, di cui uno deferito all’autorità giudiziaria per violazioni del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.