BLACK-OUT, è andata via l’informazione

Già, in questi ultimi giorni pare proprio che l’informazione abbia avuto un black-out, tale da interrompere bruscamente il flusso di informazioni che siamo abituati a ricevere durante quasi tutto l’arco della giornata. Non pensiate che si tratti di una delle tante abitudini giornaliere che d’un tratto ci viene a mancare, poiché la cognizione di tutto ciò che quotidianamente avviene nel mondo è praticamente un diritto di tutti noi ed i mass media rappresentano oggi il mezzo più affidabile per la diffusione delle notizie. Per di più abbiamo anche la fortuna di poter scegliere la qualità dell’informazione, data la presenza di parecchie testate giornalistiche che puntualmente si presentano nelle nostre case per cercare di offrirci un ragguaglio sulle notizie più importanti della giornata.

Tuttavia questa “sana consuetudine” potrebbe essere seriamente minacciata da tutta una serie di circostanze che ultimamente hanno scosso il mondo dell’informazione. Infatti, già soltanto nel mese di ottobre, ci sono stati due scioperi delle testate giornalistiche italiane, che hanno testimoniato il disappunto di tutti i giornalisti davanti alle inconcepibili pretese della FIEG, Federazione Italiana degli Editori. Tale associazione vorrebbe ridurre di quasi il 30% lo stipendio dei giornalisti ed impoverirne l’Istituto di Previdenza, minacciando le pensioni degli addetti ai lavori. Inoltre vorrebbe sostituire il lavoro dipendente con tutte le forme di precariato possibile e bloccare ogni misura di riassorbimento dei disoccupati. Si tratta di proposte che chiaramente tendono ad umiliare i lavoratori dell’informazione e che causano un peggioramento del sistema informativo, a discapito del pluralismo e della libera informazione. Allo stato attuale delle cose gli editori mostrano solo di essere interessati a migliorare i profitti contenendo i costi e non mostrando attenzione alla qualità editoriale ed a tutto il grande lavoro che sta dietro la produzione dell’informazione.

La mancanza di comunicazione fra la FIEG e la FNSI, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, considerata come una sorta di sindacato dei giornalisti, ha quindi causato la mancanza di informazione nelle giornate del 6, 7, 24 e 25 ottobre 2006. I giornalisti della RAI insieme ai colleghi dell’emittenza privata nazionale hanno giudicato incomprensibile e brutale l’atteggiamento della FIEG, poiché tale federazione rigetta ogni tentativo di un’apertura al dialogo. Lo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è sceso in campo in difesa dei giornalisti affermando che bisogna riconoscere i loro diritti, primo tra tutti quello di avere un contratto rinnovato a tempo debito. Il segretario generale della FNSI, Paolo Serventi Longhi, afferma inoltre che non si chiedono privilegi particolari per i lavoratori delle testate giornalistiche, ma soltanto il rispetto dei loro diritti fondamentali. Circa la situazione che si è venuta a creare è anche plausibile l’ipotesi e la convinzione da parte degli editori che i giornali e l’informazione possano essere fatti senza i giornalisti e senza il rispetto umano e morale di chi ogni giorno deve offrire un servizio ai lettori, attraverso notizie corrette, degne e verificate, perdendo la cognizione di quello che risulta essere lo scopo originario di un’attività che ha un compito molto impegnativo.

Sembra quindi ancora lontano il giorno in cui si deciderà per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali e teniamo presente che il contratto giornalistico è già scaduto nel marzo del 2005. Tuttavia, nonostante la grave situazione, durante le giornate dello sciopero, alcune fra le più importanti testate giornalistiche italiane hanno garantito dei notiziari in forma ridotta, confermando la professionalità e l’impegno di tutti gli addetti ai lavori.

Attenzione quindi, siate prudenti, l’informazione potrebbe andar via di nuovo, come quando va via la luce, e senza neanche un barlume c’è il pericolo di rimanere al buio e… sapete quante cose spiacevoli potrebbero succedere durante quel tempo? Non potete neanche immaginarlo! Sembra già che qualcuno ci abbia provato in questi giorni, ma non c’è problema prima o poi la luce ritorna e speriamo di non avere più black-out!


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]